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Lazio Women, Grassadonia: «La società ci è stata sempre vicina. Serie A? Il presidente ha investito tanto»

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Lazio Women, Grassadonia: «La società ci è stata sempre vicina. Serie A? Il presidente ha investito tanto». Le parole del tecnico

La Stagione della Lazio Women si è conclusa con la conquista della promozione in Serie A. Sotto la guida di Grassadonia. Ecco le parole del mister ai canali ufficiali del club, la società è al lavoro per garantire una rosa all’altezza e competitiva. Queste le parole del tecnico.

PAROLE– «Da quando è terminato il campionato ci siamo proiettati sulla nuova stagione e stiamo lavorando per allestire la squadra nel miglior modo possibile. Con grande determinazione non ci siamo mai nascosti fin dal primo giorno. Sapevamo fosse difficile, abbiamo fatto i complimenti a chi ha lottato insieme a noi. La Lazio ha un gruppo straordinario. Certamente lo spareggio perso lo scorso anno ha lasciato scorie negative. Era stata una cavalcata anche quella, soffiata sul finire nella sfida contro il Napoli. Avevamo avuto la possibilità con la vittoria di Verona di prendere il primo posto, abbiamo cercato di farlo con il Pomigliano e non ci siamo  riusciti. L’anno dopo siamo ripartiti con determinazione, brave ragazze. La società ci è stata sempre vicina soprattutto nei momenti particolari, va un plauso a loro. Non ci siamo mai sentito soli e siamo stati accompagnato da pressione ma chi sta alla Lazio ci deve convivere ».

SERIE A– «Serie A? Il presidente ha investito tanto, ultimata da pochi giorni la nuova struttura. Un fiore all’occhiello anche al maschile, in Serie A le società non hanno queste strutture. Il centro sportivo è una risorsa importante per la Lazio e fa sì che si possa capire meglio il progetto. Sarà un campionato per noi nuovo, ma vogliamo dare fastidio e dire la nostra. Avere questa struttura, lavorare a Formello e aver un filo diretto con la prima squadra, perché verso la fine della stagione la società ci ha messo a disposizione le loro strutture, è stato importante ».

MERCATO– «Mercato? È come in Serie A maschile, ci incrociamo spesso nei corridoi. Tante ore in sala scouting per parlare con agenti e visionare i ragazzi per far capire che la Lazio ha idee importanti e partire con questo nuovo progetto. È un campionato completamente diverso rispetto a quello dello scorso anno, rimarrà un buon gruppo rispetto a quello dello scorso anno e poi arriveranno calciatrici internazionali. C’è una fisicità diversa, dal punto di vista tecnico ce ne sono di brave, e bisogna lavorare sulla mentalità perché è un campionato di assestamento, ma vogliamo dare fastidio. Giochiamo per arrivare alla vittoria, la società sta improntando un mercato per recepire calciatrici forti. Il prossimo step è partire da un settore giovanile che va rifondato completamente e poi, per quando riguarda la prima squadra, sì parità da dieci undici calciatrici a cui va aggiunto uno zoccolo duro di calciatrici che hanno esperienza ».

SARRI– «Da Sarri ho imparato tanto, potendo assistere alle sedute di allenamento e parlare in qualsiasi momento confrontandomi in modo schietto. Una fortuna per pochi. Baroni? Io penso che abbia l’età giusta per confrontarsi con una realtà come la Lazio. Ricordo lo stesso Sarri che è partito dall’Empoli. Contano le idee e la motivazione, ho incontrato Baroni e scambiato due chiacchiere e mi ha detto ‘Se fosse per me partire domani mattina”. È rimasto colpito dalla struttura, è un qualcosa di straordinario. Siamo qui tutti i giorni per lavorare in modo serio. Io penso dai cicli che finiscono, la Lazio ripartirà con un progetto nuovo. Le dimissioni di Sarri sono state un fulmine a ciel sereno, il nuovo allenatore ha comunque portato la nave in porto. È stata una stagione importante se penso anche alla semifinale di Coppa Italia, ha battuto il Bayern Monaco. C’è rammarico perché nella partita di ritorno ha costruito occasioni e poteva passare, penso sia stata una stagione positiva per tutte quelle che sono state poi le vicissitudini. Si ripartirà da una persona equilibrata ».

FABIANI– «Essere prima giocatori e poi allenatori è un vantaggio perché si conoscono le dinamiche, ti può aiutare in tante piccole dinamiche. Mi ha fatto smettere Fabiani che poi mi ha indirizzato, se oggi mi ritrovo qui è perché mi propose questa cosa con la Women che all’inizio non ho digerito. A oggi potevo tornare nel mondo maschile, ma non l’ho fatto. Fabiani è sempre stato un visionario e ha avuto ragione ancora una volta. Il mio rapporto con lui? Non è facile perché è un sergente di ferro e non guarda in faccia nessuno, mette pressione e ha un carisma fortissimo. È intervenuto dopo la sconfitta col Cesena e col tempo hanno capito le sue parole dure e cosa volesse trasmettere. Si lavora senza sosta, non c’è pausa. Ancora devo realizzare il campionato vinto, non c’è un attimo di tregua. Bisogna staccare per ricaricarsi ma adesso siamo alle prese con questo nuovo progetto. Ho fatto tanta gavetta soprattutto da allenatore, non mi rimprovero nulla perché sono sempre stato me stesso. Vengo spesso richiamato perché resto troppo in campo o per le troppe lezioni video. Se faccio una cosa la devo fare bene e da questo punto di vista ringrazio le ragazze che hanno lavorato con l’ossessione di vincere».

PROSSIMA STAGIONE– «Obiettivo prossima stagione? Il mantenimento della categoria, ci apprestiamo a affrontare un campionato con squadre tanto avanti e sappiamo di partire un gradino sotto. Non è semplice assemblare una squadra, guardo anche il lato caratteriale delle giocatrici. Cerchiamo tanta competitività, cerchiamo prima la donna e poi la calciatrice. Devono capire prima il senso di appartenenza, la Lazio è un punto di arrivo e devono capirlo cosa rappresenta la Lazio».

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