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Lazio, Sarri sente il derby: nel mirino il record di Maestrelli ed Eriksson

Lazio, Sarri sente il derby: nel mirino il record di Maestrelli ed Eriksson. Il tecnico ha un ruolino di marcia impressionante nella stracittadina
«Il derby è la partita più difficile e pesante che abbia mai fatto». Poche parole, pronunciate da Maurizio Sarri qualche giorno fa, bastano a incapsulare il rapporto quasi carnale che lega il tecnico della Lazio alla stracittadina contro la Roma. Per il “Comandante”, non si tratta di una semplice partita di cartello, ma di un appuntamento vissuto in maniera viscerale, con un’intensità più vicina a quella di un tifoso che all’approccio analitico che solitamente contraddistingue un allenatore del suo calibro.
Questa connessione speciale si è manifestata fin dal suo primo derby, un esordio bagnato con una vittoria nel settembre 2021 contro la Roma di José Mourinho. Come sottolinea il Corriere dello Sport, quella gara fu preparata in modo atipico. Sarri scelse di accantonare temporaneamente alcuni dei suoi dogmi tattici in favore di un approccio più pragmatico: un pressing meno asfissiante, un baricentro più alto e una gestione del pallone più cauta ed equilibrata. Ne venne fuori una Lazio diversa, meno votata alla costruzione paziente e più alla ricerca della profondità e della verticalità, quasi un’anticipazione della sua squadra attuale. Una scelta che pagò dividendi, inaugurando un ciclo di successi.
Nella sua prima parentesi in biancoceleste, infatti, Sarri ha vinto ben 4 dei 6 derby disputati, a fronte di un pareggio e una sola sconfitta. Un ruolino di marcia impressionante che lo ha proiettato a un passo dalla storia. Il record di 5 successi nella stracittadina, detenuto da due mostri sacri della panchina laziale come Tommaso Maestrelli e Sven-Göran Eriksson, è ora a portata di mano. Nonostante il momento attuale della Lazio non sia dei più brillanti, il derby è una sfida che azzera ogni pronostico, prescindendo dalla classifica e dallo stato di forma. Per vincere, Sarri sa bene che servirà molto più di una mossa tattica: servirà l’anima di una squadra che rispecchi la passione del suo allenatore.
