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Promossi e Rimandati: le note tattiche dell’amichevole Avellino-Lazio

Lazio, i migliori e i peggiori in campo nell’amichevole contro l’Avellino: convince Nuno Tavares, dubbi su Dele-Bashiru
Il primo tempo dell’amichevole contro l’Avellino ha messo in luce in particolare la prestazione di Nuno Tavares. Il portoghese è stato di gran lunga il giocatore più propositivo nella Lazio. Le sue incursioni e gli scambi sulla fascia con Mattia Zaccagni hanno ricordato le brillanti intese della prima parte della scorsa stagione, quando in panchina c’era Baroni e tutti elogiavano la potenza e la fisicità dell’ex Arsenal. Anche il numero 10, capitano della Lazio per l’occasione, ha fatto bene, tornando dal primo minuto dopo aver saltato la prima amichevole contro la Lazio Primavera. Zaccagni ha dimostrato di aver superato i problemi fisici che l’avevano portato all’intervento chirurgico, recuperando la condizione per riprendersi il suo posto.
Tra i “rimandati”, un punto di domanda va messo davanti a Dele-Bashiru. Il centrocampista è bravo a muoversi senza palla e a inserirsi, ma quando si tratta di fraseggiare viene poco coinvolto dai compagni. Pedro ha provato a più riprese, mostrando la solita voglia e qualità, ma senza inquadrare la porta. La traversa di Mario Gila è un segnale di una difesa poco sollecitata che riesce anche a proporsi in avanti. Non ha convinto neppure questa volta la prova di Noslin: l’olandese, subentrato proprio a Castellanos, ha sbagliato troppo spesso l’ultimo passaggio. Nonostante abbia conquistato il rigore decisivo, deve ancora trovare la miglior condizione e, soprattutto, maggiore precisione nello stretto. I ritmi nella ripresa sono stati meno intensi dei primi 45 minuti, e solo un calcio piazzato ha sbloccato la partita in extremis.
