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Il “Mal di Gol” della Lazio e gli antidoti di Sarri per l’attacco

Lazio, Sarri al lavoro per risolvere il “mal di gol” dei biancocelesti, facendo di necessità virtù e sperando nel mercato di gennaio
Il problema principale della Lazio, evidenziato dalle prime uscite stagionali e sottolineato da Il Messaggero, sembra essere il “mal di gol”. La squadra fatica a trovare la via della rete, e la causa è da ricercare anche nella qualità degli interni dopo l’addio di Luis Alberto e nella latitanza della catena di destra, orfana di Isaksen (che ne avrà per almeno un’altra settimana per mononucleosi). L’organico attuale appare poco in linea con il calcio di Maurizio Sarri, costringendo il “Comandante” a inventare antidoti per sopperire a queste mancanze e adattarsi alle caratteristiche dei suoi uomini.
Prima di sapere del blocco del mercato, Sarri parlava con il ds Fabiani di profili come Fabbian e aveva annotato il gioiello Karetsas sul taccuino. Ora, in una logica di fare di necessità virtù, il tecnico sta testando nuove soluzioni offensive. Ha già provato Mattia Zaccagni nel ruolo di trequartista, posizione dove potrebbe risplendere anche il “vecchietto” Pedro, come già avvenuto lo scorso anno. Al di là dell’imprescindibile ordine tattico, l’obiettivo primario è tornare a occupare l’area con maggiore efficacia per fare gol. Taty Castellanos, nonostante la rete ingiustamente annullata a Frosinone, difficilmente si trasformerà in un “cecchino”. Il ritorno di Dia, se la caviglia destra glielo permetterà finalmente, non potrà essere la panacea di tutti i mali dell’attacco laziale. Proprio per questo, l’idea di schierare due attaccanti (con rotazioni che includono Noslin e Pedro in quel ruolo) sembra una strada più promettente rispetto al modulo con una sola punta. La speranza è poi che a gennaio si possa tornare a parlare di obiettivi come il 19enne danese Adam Daghim del Salisburgo, a meno che l’Atalanta di D’Amico, non si muova prima.
