Lazio Hellas Club, Stavrou: «Essere laziali è un orgoglio, dal 1900...» - FOTO - Lazio News 24
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Lazio Hellas Club, Stavrou: «Essere laziali è un orgoglio, dal 1900…» – FOTO

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In Grecia abita un gran numero di tifosi laziali, ne ha parlato per noi un membro del «S.S. Lazio Hellas Club»

In questi ultimi mesi abbiamo notato come in ogni parte del mondo sono presenti tifosi biancocelesti, italiani emigrati in passato,ma non solo. La scorsa settimana abbiamo raccolto la testimonianza dei sostenitori fiamminghi (LazioFans Belgio), ma in passato sono stati da esempio per noi i club S.S. Lazio Thailand, Lazio Fans Macedonia, e Big Family of Lazio Indonesia, o anche i fantastici racconti di Nigel Gan. La redazione di Lazio News 24 però non ha nessuna intenzione di fermarsi, ha ancora voglia di dare voce a questi speciali sostenitori. In esclusiva questa volta si è lasciato intervistare Johnny-Ioannis Stavrou, a nome dei ragazzi presenti in Grecia che fanno parte del «S.S. Lazio Hellas Club». Queste le parole di presentazione ai nostri microfoni: «Non sono il fondatore del gruppo, ma sono l’organizzatore delle trasferte a Roma. Inoltre disegno adesivi, realizzo striscioni e altro materiale».

Come è stato fondato dunque il club?
«Negli anni ’90 eravamo in tanti a seguire la Lazio, sia in TV che allo stadio. Nel 1999 i biancocelesti sono venuti in Grecia per affrontare il Panionios nel match di Coppa delle Coppe, abbiamo notato il grande interesse. Così, dopo un incontro, abbiamo deciso di unirci e di nominare Xaris Antonakopoulos come presidente. Adesso siamo molti membri, anche se preferisco chiamarli amici, alcuni pure a Cipro, ci comportiamo come una grande famiglia».

Che valore dai a questa passione?
«Per me la Lazio vuol dire molto, uno stile di vita. E’ un onore, un orgoglio che nasce dal 1900 quando Luigi Bigiarelli e gli altri fondatori hanno creato la Polisportiva e provato a prendere parte alle Olimpiadi di Parigi. Hanno scelto i colori della bandiera greca, in rispetto della Nazione che ha creato i Giochi. In Grecia la squadra è conosciuta grazie al presidente Sergio Cragnotti, per la vittoria della Coppa delle Coppe e del Supercoppa Europea contro il Manchester. Inoltre i colori sociali rimandano ad un senso di appartenenza verso la nostra patria. Adesso vogliamo di promuovere la parte storica, c’è una piccola parte di Grecia a Roma, è questo a renderci fieri di sostenerla».

Quali calciatori, del passato e del presente, ricordi con affetto?
«Il mio preferito è senza dubbio Marcelo Salas, il Matador! Ma ho grande rispetto e non posso dimenticare gente come Pierluigi Casiraghi, Alessandro Nesta, Paul Gascoigne, Miroslav Klose e il grande Paolo Di Canio. Meritano una nomina a parte coloro che hanno fatto la storia, Giorgio Chinaglia, Silvio Piola e Giuliano Fiorini. Oggi invece scelgo Stefan Radu e Stefan de Vrij».

Qual è l’episodio più emozionante che porti nel cassetto dei ricordi?
«Scelgo sicuramente il tour organizzato fra l’8 e 11 novembre 2012, per assistere al derby e alla gara europea contro il Panathinaikos. Siamo arrivati soltanto poche ore prima del match contro la formazione greca, abbiamo affitato una macchina per arrivare allo stadio il più velocemente possibile. Giunti all’Olimpico abbiamo stupito anche i poliziotti, non credevano che eravamo partiti dalla Grecia per tifare la Lazio e non una squadra del nostro paese. Per questo ci hanno fatto dei problemi, pensavano volessimo creare qualche rissa. Poi però li abbiamo convinti con delle foto scattate insieme al team manager Maurizio Manzini, non credevano ai loro occhi. Ricordo ancora quando un agente si rivolse con timore verso di me, volevano spostarci dalla Curva Nord alla Tribuna Tevere, sono stato costretto a chiamare alcuni amici ultras per farci riconoscere. Pensavano fosse uno scherzo, ma grazie a Diabolik, Francesco Cuomo e altri due ragazzi siamo riusciti finalmente ad entrare».

Sei felice della realtà che siete riusciti a diventare?
«Si, è un grande risultato esser stati capaci di riunire così tanti tifosi sotto gli ideali della Lazio. Siamo tutti molto amici e sosteniamo ogni giorno la squadra che, fin dalle sue origini e grazie a Bigiarelli, ha avuto contatti con la Grecia».

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