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Lazio, Cardone: «La comunicazione non è sicuramente il forte di Lotito. Nasdaq? Ecco cosa penso di questa idea»

Lazio, il giornalista Cardone parla della situazione in casa biancoceleste e non risparmia le critiche nei confronti di Lotito. Le sue parole
Nel consueto appuntamento giornaliero ai microfoni di Radiosei, il giornalista de La Repubblica Giulio Cardone ha commentato le dichiarazioni del patron della Lazio, Claudio Lotito, rilasciate durante la cena di Natale tenutasi ieri all’Eur.
«L’atmosfera alla cena era piacevole, ma purtroppo le dichiarazioni di Lotito hanno creato qualche imbarazzo», ha osservato Cardone. «La comunicazione non è mai stata il punto forte della Lazio. Ancora una volta, non c’è stata vicinanza verso i tifosi, anzi il contrario. L’idea di quotare la squadra al Nasdaq, per esempio, non ha molto senso pratico: una squadra di calcio non è una realtà tecnologica, quindi non può essere quotata direttamente. Si potrebbe fare solo attraverso una collaborazione con un’azienda. Dietro l’operazione c’è Floridi, e anche se non si tratta di una pura mossa mediatica, al momento il ritorno concreto sembra limitato. Attualmente, ciò che si ottiene è soprattutto visibilità».
Cardone ha poi sottolineato come il modo di comunicare di Lotito spesso generi fraintendimenti: «Anche quando Lotito ha ragione, il suo modo di esprimersi lo fa sembrare nel torto. Non è chiaro cosa volesse dire sulla tifoseria e avrebbe dovuto spiegare meglio il comunicato di qualche settimana fa a favore degli arbitri. Sembrava una smentita verso Sarri, mentre in realtà l’intento originale della Lazio era difendere la squadra da un’ondata di decisioni arbitrali sfavorevoli. Gli arbitri sono una categoria molto permalosa, e la comunicazione del club avrebbe dovuto chiarire meglio le intenzioni».
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Non sono mancate le osservazioni sulla gestione arbitrale in campionato: «Come non pensare a un campionato falsato? La Roma, ad esempio, ieri ha avuto libertà di azione. Oggi sono arrivate due giornate di squalifica per Basic, con Marchetti che ha parlato di ‘condotta violenta’. Eppure ci sono stati episodi ben più gravi, come il pugno di Saelemaekers a Basic, oppure i falli a palla lontana di Mancini già ammonito, e i falli di Hermoso diffidato. La Lazio meriterebbe maggiore attenzione sotto questo aspetto».
In sintesi, secondo Cardone, la comunicazione della Lazio continua a essere un punto critico: le dichiarazioni del presidente Lotito rischiano di creare fraintendimenti, mentre la squadra, sul campo, affronta già difficoltà dovute a decisioni arbitrali controverse. La gestione mediatica della società, quindi, resta un tema caldo per tifosi e addetti ai lavori, che attendono segnali concreti di maggiore trasparenza e vicinanza da parte della dirigenza.

