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Lazio, coraggio e identità oltre alle emergenze: con il successo in nove contro il Parma la squadra di Sarri dimostra una mentalità vincente

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Lazio, coraggio e identità oltre alle emergenze: con il successo in nove contro undici sul Parma la squadra di Sarri dimostra una mentalità mai vista

Il coraggio, o forse l’incoscienza, può trasformare una trasferta qualunque in un’impresa destinata a restare nella memoria. È quanto accaduto alla Lazio al Tardini, dove la squadra di Maurizio Sarri, allenatore biancoceleste noto per le sue idee forti e il calcio propositivo, ha scelto di non arretrare nemmeno dopo la seconda espulsione. In nove contro undici, i giocatori si sono guardati negli occhi e hanno deciso di provarci fino in fondo.

Come racconta La Repubblica, subito dopo il secondo cartellino rosso qualcuno si è avvicinato a Ivan Provedel, portiere titolare e leader silenzioso del gruppo, dicendogli: «Ivan, tu pensa a parare. A vincerla ci pensiamo noi». Una frase che racchiude lo spirito della serata. La Lazio ha rifiutato l’idea di difendere il pareggio, continuando ad attaccare nonostante l’evidente inferiorità numerica.

Danilo Cataldi, regista cresciuto nel vivaio, Luca Pellegrini, terzino sinistro di spinta, Adam Marusic, esterno affidabile e duttile, e Alessio Romagnoli, centrale difensivo esperto, hanno tutti percepito che qualcosa di speciale poteva accadere. E così è stato. Tre minuti dopo il rosso a Toma Bašić, centrocampista croato, è arrivato il capolavoro di Tijjani Noslin, attaccante olandese classe 1999, capace di far esplodere i quattromila tifosi presenti a Parma e quelli incollati alla televisione. A fine gara, Noslin avrebbe voluto perfino prendere il megafono del capo–tifoso, fermato a fatica dai compagni.

Per lui è una rivincita pesante dopo mesi di critiche legate a un investimento da 16 milioni di euro nell’estate 2024. Sarri lo ha definito «di difficile collocazione», ma intanto Noslin ha già portato quattro punti decisivi: il rigore conquistato all’ultimo secondo contro il Torino, il gol vittoria di Parma e la rete segnata contro il Lecce. Ora spera in una chance dal primo minuto sabato contro la Cremonese, con Mattia Zaccagni assente e la possibilità di partire a sinistra, mentre Vecino potrebbe sostituire Bašić.

Resta l’amarezza per i due cartellini rossi, duramente contestati dal tecnico e dall’ambiente. Nello spogliatoio cresce una rassegnazione silenziosa verso certe decisioni arbitrali. Le proteste restano contenute, ma il senso di ingiustizia pesa. La Lazio, però, ha scelto la sua strada: rispondere sul campo, con orgoglio e identità.

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