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Immobile: «Lazio, sei da Champions! Vi svelo cosa mi disse Giacomelli…»

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Ciro Immobile sulle sue esperienze passate, sull’arrivo alla Lazio, sul campionato in corso e sulla Nazionale

Super Ciro. Acquistato dal Siviglia per 8 milioni di euro, nessuno si sarebbe mai aspettato che, nel corso della sua esperienza alla Lazio, riuscisse a moltiplicare in maniera esponenziale il suo valore, diventando uno dei giocatori più prolifici del nostro campionato. Il bomber di Torre Annunziata, dopo un lungo viaggio alle Maldive con la sua famiglia, è tornato ad allenarsi a Formello mettendo nel mirino il Chievo. L’attaccante ha rilasciato una lunga intervista a Il Tempo, soffermandosi prima di tutto sulla delusione che gli ha causato la mancanta qualificazione al Mondiale: «E’ stata una brutta botta, una macchia nera sulla carriera. In tanti si ricorderanno in maniera negativa di noi, nessuno escluso. Dispiace soprattutto per i bambini, per le persone che aspettano con ansia i mondiali. Non abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale. Il calcio però ti dà sempre l’opportunità di guardare avanti, ci saranno gli europei tra due anni, il mondiale per chi lo farà, io forse sarò troppo vecchio (ride, ndr). Ventura? Con Ventura ho sempre giocato, mi è dispiaciuto perché il mister è una brava persona ed è finito nell’occhio del ciclone. Dopo la partita con la Spagna la squadra ha perso un pò di fiducia, però ci sono stati grandi errori da parte nostra. Con la Svezia abbiamo dominato, è stata anche una questione di sfortuna. Ricordo salvataggi sulla linea, la palla non voleva proprio entrare».

ELEZIONI FEDERCALCIO«Mi interessa molto, sto seguendo con attenzione i candidati alla presidenza della Federcalcio, tutti e tre hanno delle idee interessanti e innovative. Devo dire che avevo un buon rapporto anche con Tavecchio, che considero veramente una persona seria. Adesso però bisogna guardare avanti, dopo un fallimento è giusto cambiare».

ESTERO«In Germania, nel girone d’andata, feci bene. Quando arrivai al Borussia Dortmund loro venivano da una finale Champions, erano tra le squadre più forti d’Europa. La pressione era tanta però, a dicembre eravamo ultimi, il ciclo Klopp era giunto al termine. Di conseguenza sono stato messo un pò da parte, l’allenatore faceva giocare chi conosceva di più. In ogni caso di quell’esperienza non butto via tutto, non è semplice realizzare quattro gol in Champions League. In Spagna? Lì è accaduto qualcosa di diverso. Quando giocavo, segnavo sempre, poi però mi tenevano fuori. Non venivo considerato, non mi sentivo parte del progetto. Fortunatamente alla Lazio ho trovato Inzaghi e per me è cambiato tutto».

INZAGHI«Con lui ho un ottimo rapporto, ci confrontiamo spesso, mi sta valorizzando tantissimo. La Lazio gioca bene e diverte, siamo un grande gruppo».

FAMIGLIA«La famiglia è stata molto importante, sia in Germania, dove restavamo sempre a casa, che in Spagna, sicuramente più movimentata rispetto a Dortmund. L’ambiente conta tanto per noi calciatori; c’è chi ha bisogno di entusiasmo, ma anche chi necessita di relax. Io faccio parte della prima categoria: abito al Fleming e la mattina la gente inizia alle sei di mattina a suonare il clacson. A me piace così. Il mio gioco preferito alla Play Station? Sicuramente Call of Duty».

MITI«Giordano, Signori o Klose, con chi avrei giocato volentieri? Bruno Giordano, tra i più forti».

LAZIO – «Fa sempre parte del lavoro, la scaramanzia c’è, ma fino a un certo punto. Qui alla Lazio è bello vincere, me ne sono accorto con la Superocoppa Italiana. Roma è una bella piazza, calorosa, che regala emozioni. La gente adesso si è riavvicinata a noi, questo è importante. Bambini? E’ bello vederli in giro con la tua maglia, quando smetterò mi rimarranno dei bei ricordi. Tutto quello che entra nella storia, farà parte di quello che sarò io. E’ una bella soddisfazione far parte di questa gloriosa società. Li vedo anche io i bambini con la mia maglia e ogni volta mi emoziono, soprattutto in questo ultimo periodo. Forse la classifica aiuta, giochiamo un bel calcio, divertente».

OBIETTIVI«Non ci possiamo nascondere, l’obiettivo è quello. C’è un pò di rimpianto per qualche punto in più che meritavamo, sicuramente potevamo essere più tranquilli e sereni. Senza lottare testa a testa, saremmo stati più vicini alla vetta. Non avremmo avuto l’obbligo di vedere sempre il risultato degli altri. Adesso siamo quarti perché prima della sosta la Roma ha perso e l’Inter ha pareggiato. Abbiamo sfruttato queste situazione e cercheremo di farlo fino al termine del campionato».

GIACOMELLI «Giacomelli mi disse “ho visto la Var e devi andare fuori”. Lo avevo capito da subito che non avrebbe controllato il fallo di mano di Iago Falque».

IMMOBILE VS. ICARDI «E’ una sfida bellissima, lui sta andando benissimo, prima dei quattro gol a Ferrara era davanti a me. L’anno che vinsi il titolo con il Torino, all’ultima giornata non giocavo, allora restai a casa a gufare i miei avversari. Quest’anno bisogna considerare anche Higuain e Mertens, possono risalire in qualsiasi momento».

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