Immobile: «Sento fiducia in me. Mi leverei dei gol pur di vincere la Coppa»
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Immobile: «Sento fiducia in me. Mi leverei dei gol pur di vincere la Coppa»

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Ciro Immobile ha parlato in conferenza in vista della sfida di venerdì tra Italia e Belgio: le sue dichiarazioni

Ciro Immobile è pronto alla sfida al Belgio e a Romelu Lukaku. Il centravanti della Lazio ha parlato in conferenza stampa dal Media Centre di Coverciano.

CONDIZIONE – «Mai come questa volta sento la fiducia di tutti, mi sento davvero bene. Abbiamo fatto una buonissima prova con l’Austria, forse non la migliore ma abbiamo portato a casa il risultato».

AVVERSARI – «Lukaku è fortissimo, abbiamo la fortuna di conoscerlo bene e di averlo in campionato. Se la vedranno i nostri difensori. L’ultima volta sulla sfida con lui ci ha fatto due gol. Ha una forza fisica devastante, ha velocità, rispetto agli ultimi anni è migliorato tanto. Il lavoro con Conte lo ha migliorato tanto, ha sempre avuto forza e velocità, un grande lavoratore. Chi è più forte tra me e lui? Io vado avanti per la mia squadra, lascio decidere voi. Lo chiederemo a Inzaghi. De Bruyne e Hazard? Sono fondamentali, non avendoli al meglio avranno qualche problema. Però senza di loro avranno chi li sostituirà: con De Bruyne e Hazard in campo è un’altra partita, spostano gli equilibri e mettono tutti in difficoltà. Noi la prepariamo se ci fossero al cento per cento, per noi è importante seguire la linea avuta finora. Abbiamo fatto l’Europeo sempre al massimo, reagendo bene alle difficoltà».

SACRIFICIO – «A me piacerebbe vincere. Toglierei i due gol fatti per portare a casa la Coppa, è la verità. Con l’Austria ci ho provato in ogni modo, tra sfortuna ed errori miei non ho fatto gol. Però alla fine della partita abbiamo fatto una bella festa. Non era facile, ci sono le più forti del ranking UEFA, ci sono squadre che giocano nei grandi campionati. Con l’Austria è stata dura: per quanto riguarda i record, vorrei raggiungerli ma preferisco vincere».

RIVALI – «Spagna, Belgio, Inghilterra, Germania. Sono le Nazionali più forti rimaste, ci mancano tre gare per l’obiettivo e vogliamo arrivare in fondo. Francia eliminata? Ci ha fatto piacere il fatto che si è dimostrato che questo Europeo è difficile.  Diventa difficile giocare quando sei superiore, la prova del nove è sempre il campo. Abbiamo vinto e dominato con la Svizzera, facendola sembrare una squadretta mentre ieri ha dimostrato il contrario».

GIOCO – «Con l’Austria i compagni hanno cercato di mettermi in condizione di segnare. Il mister è soddisfatto per l’intensità e per la voglia. Non è stata la miglior gara dell’Europeo, le prime due sono andate meglio ma l’importante era il risultato. La squadra ha bisogno di me e io della squadra, viaggiamo tutti nella stessa direzione. Il mister mi chiede un altro lavoro rispetto alla Lazio, ma non mi pesa. Anzi. Sto cercando di mettere tutto, restando anche alla fine delle sedute, per migliorare cose che non sono nel mio bagaglio tecnico».

ERRORI E CRITICHE – «Aver sbagliato qualche gol in passato, gli errori fatti, il Mondiale mancato, possono pesare. Non sto facendo autocritica, sono soddisfatto enormemente di quel che sto e stiamo facendo. Mai come ora ho il supporto e la fiducia di tutti: qui non è mai stato così. Ho fatto 15 gol in Nazionale, sono pochi, avrei voluto segnarne di più ma una vittoria può cancellare il passato e le storie precedentemente dette. Sto cercando di cancellare il passato con questo Europeo. Per me è importante, l’ho dimostrato con la Turchia, mi preoccupa non riuscire ad aiutare la squadra ma voglio andare avanti. Critiche? Nel post Austria non ho sentito le critiche, forse mi sono perso qualcosa. Quando sei l’attaccante dell’Italia non puoi pretenderne di non averne. Abbiamo vinto, abbiamo portato a casa il risultato, quel che conta è il risultato. Avevo sempre il difensore attaccato dietro. Quando è entrato il Gallo ci ha dato una mano e questo è da sottolineare, questo dimostra che siamo uniti. La gente di aspetta tanto da noi, ci deve caricare, stiamo preparando questa sfida con entusiasmo. Dopo momenti così, chiusi in casa, lontani dalle persone care, può far tornare il sorriso a tutti».

COMPAGNI – «Chiesa e Berardi? Sono diversi, il mister vuole che restino larghi. Stanno facendo un grande Europeo, anche Bernardeschi. Lo ribadisco con forza, qualsiasi siano le decisioni, siamo 26 titolari e abbiamo bisogno di tutti. Insigne? Non abbiamo nulla da fare, giochiamo alla Playstation. Lui è solo film e serie tv. Devo sempre camminare con attenzione, lui è piccolo e si nasconde ovunque. Siamo rientrati dal pranzo, è rientrato in camera con Verratti, era dentro all’armadio e mi ha spaventato. Un giorno di questi prenderò un coccolone..»

MANCINI – «Il rapporto è migliorato rispetto all’inizio, quando si affrontano certe competizioni è importante. Vialli mi aiuta tantissimo, avendo fatto il mio stesso ruolo. Il rapporto con Mancini è migliorato e gli ho trasmesso qualcosa, mi ha fatto giocare sempre ottime partite e cerco sempre di dare il massimo».

 

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