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ESCLUSIVA – Lombardi (PianetaStrega): «Benevento? Morale basso, De Zerbi l’unico a crederci». Su Cataldi e Lombardi…

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Il parere dell’avversario – L’intervista in esclusiva della redazione di Lazionews24 a Tommaso Lombardi, di pianetastrega.com

In vista del match di domenica al ‘Vigorito’ tra Lazio e Benevento, la redazione di Lazionews24 ha contattato in esclusiva quella di PianetaStrega.com. In particolare, queste le dichiarazioni di Tommaso Lombardi, giornalista del portale di informazione dedicato alla squadra campana:

1- A quali fattori imputeresi l’ultimo posto in classifica del Benevento ed il mancato ottenimento di punti in campionato?

«Spiegare in poche righe il “dramma sportivo” che si sta vivendo a Benevento in queste settimane non è facile: si è passati dall’ esaltazione di un’ intera collettività per il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A nel giro di 14 mesi alla consapevolezza che forse il massimo campionato sia veramente un palcoscenico troppo grande per una realtà come la nostra. Alla base di questa situazione di classifica possono essere individuate varie concause: una promozione arrivata forse presto e inaspettatamente alla quale la nostra società, organizzata ancora in modo quasi “artigianale” con un organigramma molto snello e con persone nei ruoli chiave inesperte della categoria, non ha saputo far fronte; errori commessi in estate in sede di mercato, ai quali si è cercato di porre rimedio solo il 31 agosto con l’acquisto di giocatori in precarie condizioni di forma che fin qui hanno dato veramente poco; il caso doping-Lucioni (il capitano, il simbolo) che ha destabilizzato l’ambiente; errori commessi dal precedente allenatore Baroni, anche lui inesperto della categoria che ad un certo punto è sembrato andare in confusione con frequenti cambi di modulo e di uomini senza riuscire a dare un’ identità alla squadra; infine, ma non dev’essere un alibi, la fortuna non ha ha di certo aiutato, con sconfitte maturate nel recupero (Torino, e l’ ultima emblematica di Cagliari) ed episodi contrari in partite nelle quali non abbiamo demeritato (Bologna, o i due pali con l’ Inter): diciamo insomma che il Benevento avrebbe potuto tranquillamente avere dai 3 ai 5 punti in classifica, ed adesso faremmo discorsi diversi».

2- Il Benevento, contro il Cagliari, era riuscito a pareggiare allo scoccare del 90′, ma in pieno recupero ha subito la rete di Pavoletti: che clima troveranno i biancocelesti domenica allo stadio Vigorito? Con che spirito affronteranno la sfida i giocatori in campo?

«La sconfitta di Cagliari, per come è giunta, è sicuramente una terribile mazzata psicologica; la squadra ha il morale a terra e l’ unico a crederci sembra essere il nuovo mister De Zerbi. Anche l’ ambiente è abbastanza sfiduciato, ciononostante domenica al Vigorito ci sarà sicuramente una bella cornice di pubblico e la gente farà la sua parte come sempre fatto finora. Il Vigorito è uno stadio caldo e alla gente sannita basta poco per scaldarsi…»

3- Il Benevento ha da poco esonerato mister Baroni e consegnato l’incarico a De Zerbi, non accolto nel migliore dei modi dagli ultras campani: quando ed in che modo si è vista la mano del nuovo allenatore nel match contro i rossblù? Pensi che l’attuale tecnico possa fare meglio rispetto al suo predecessore?

«Può sembrare assurdo dire che a Cagliari si sia già notata la mano di De Zerbi, arrivato appena due giorni prima e con un solo vero allenamento svolto con i suoi nuovi calciatori; eppure nel secondo tempo abbiamo visto un Benevento diverso, con una manovra più fluida che forse per la prima volta in stagione ha messo alle corde l’ avversario dando la sensazione di poter essere padrone del campo. Bisogna ripartire da questo. Il cambio in panchina era necessario, Baroni non sembrava ormai avere più il controllo della situazione. De Zerbi è uno che ha le idee chiare e cerca di sviluppare un calcio propositivo, le sue squadre hanno sempre giocato molto bene. Ritengo che, se avrà il tempo necessario per poter inculcare le sue idee alla squadra, possa far bene. Il nemico numero uno del nuovo allenatore adesso è il tempo. La salvezza al momento è una chimera e le prossime due partite sono proibitive, ma questa squadra può solo migliorare».

4- Cataldi è un ex Lazio e Lombardi è ancora di proprietà biancoceleste: come giudicheresti la loro esperienza nel Benevento finora? Quali sono i loro ruoli nelle gerarchie di De Zerbi?

«Cataldi è stato il colpo pregiato del mercato del Benevento. Finora è stato titolare fisso, ha giocato tutte le 10 partite. Ha ricevuto anche lui qualche critica, a mio giudizio invece è uno dei pochi a salvarsi nel disastro generale. Nonostante la giovane età ha già una buona esperienza in Serie A oltre a venire da una scuola importante come quella laziale, per questo ci aspettiamo da lui che prenda realmente in mano la squadra nei momenti topici delle partite. Lombardi invece ha avuto un approccio molto timido, poi è andato via via crescendo. E’ considerato l’alternativa di ruolo a Ciciretti, del quale ha meno estro ma più dinamicità. Anche da lui ci aspettiamo qualcosa in più dal punto di vista della personalità».

5- La Lazio è al centro del caso mediatico riguardante alcuni adesivi antisemici apparsi in Curva Sud: che parere ti sei fatto sulla vicenda?

«Sarò sintetico: per me si è dato un eccessivo clamore mediatico alla vicenda. Questi adesivi non sono una novità e circolano da un po’ di tempo a Roma, capisco che quando si tocca un simbolo come Anna Frank (che tutti, ci tengo a precisarlo, rispettiamo per quello che ha rappresentato) si resti colpiti, ma il tutto andrebbe circoscritto ad un ambito più “goliardico” dell’ accesa rivalità tra laziali e romanisti. Vedo tanta ipocrisia su questo argomento, preferirei non dilungarmi oltre…»

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