Caso Zarate, Ruzzi: «Voglio soltanto ciò che credo mi spetti»
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Caso Zarate, Ruzzi: «Voglio soltanto ciò che credo mi spetti»

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L’agente che ha scatenato il caso Zarate rivolgendosi a Le Iene, si è espresso anche ai microfoni di TuttomercatoWeb

L’agente Ruzzi, che ha riacceso i riflettori sui presunti pagamenti illeciti del presidente della Lazio Lotito, ha rilasciato dichiarazioni importanti a TuttomercatoWeb.com.

Ecco le sue parole: «Mi sento come se un treno mi fosse passato di sopra. Non ce la faccio più, questa storia mi ha segnato. Con una persona che non ti riceve, gli mandi le lettere e non ti risponde… che devi fare? Alla fine bisogna utilizzare i mezzi a propria disposizione. Così ho pensato di rivolgermi a Le Iene. Questa denuncia non è un’inchiesta de Le Iene, ma una mia segnalazione. Inutile che se la prendano con loro. Quando Zarate diventerà nonno si parlerà ancora di questa storia. Una storia lunga. Sento parlare tanto di prescrizione, che vorrei ricordare non è uguale ad assoluzione. E poi Lotito non ha risposto alle accuse. Gli ho chiesto in ginocchio di incontrarci, ho mandato degli audio al suo avvocato. Quando l’ho cercato mi ha messo sempre la Polizia davanti. Come si fa a relazionarsi con una persona del genere? Voglio soltanto ciò che credo mi spetti».

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