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Calciomercato Lazio: i giocatori che potrebbero essere sacrificati a gennaio

Calciomercato Lazio: i giocatori che potrebbero essere sacrificati a gennaio per fare casso e sbloccare i colpi in entrata
Nonostante un presente complicato da un’emergenza infortuni e da risultati deludenti, la Lazio guarda già al futuro e pianifica le strategie per il mercato di gennaio. L’obiettivo è duplice: reperire le risorse economiche necessarie e rinforzare la rosa a disposizione di Sarri. A fare il punto su come il club intende muoversi è il giornalista Giulio Cardone, che, intervenuto ai microfoni di Radiosei, ha delineato uno scenario basato sul player trading e sulla valorizzazione dei giovani talenti.
Cardone ha allontanato le voci su una possibile cessione di Nicolò Rovella, considerato incedibile, ma ha identificato altri giocatori che potrebbero essere sacrificati per “fare cassa”. Contrariamente a un diffuso pessimismo, il giornalista vede nella rosa biancoceleste un potenziale economico importante, ancora da sfruttare.
«Rovella è chiaramente uno dei giocatori fondamentali; per le vendita si pensa più a Mandas o a Tavares. A gennaio è più difficile fare mercato, è chiaro, ma non sono d’accordo con il pessimismo che gira intorno alla rosa. Per me ci sono dei giovani su cui fare plusvalenze: quello che è successo con Tchaouna, lo puoi fare a maggior ragione con Mandas, Provstgaard o Dele-Bashiru. Io sarei più pessimista su tante altre cose come i ricavi, il Flaminio e via dicendo».
L’analisi di Cardone è chiara: la cessione estiva di Tchaouna ha tracciato una via che la Lazio intende percorrere di nuovo. L’idea è quella di valorizzare i giovani talenti come il portiere Christos Mandas, il difensore Gustav Provstgaard o il centrocampista Fisayo Dele-Bashiru per generare plusvalenze vitali per il bilancio e per finanziare nuovi acquisti. A questi si aggiunge Nuno Tavares, il cui futuro a Roma appare sempre più incerto e che potrebbe rappresentare un’altra importante fonte di ricavo.
Tuttavia, il pessimismo di Cardone si sposta su un piano più strutturale. A preoccuparlo non è il valore dei giocatori, ma le difficoltà del club nel far crescere i ricavi generali e nel portare avanti progetti strategici come quello dello Stadio Flaminio. La capacità di generare plusvalenze è una risorsa, ma da sola potrebbe non bastare per garantire al club il definitivo salto di qualità.