Varsavia: in carcere anche un tifoso interista, montatore de "Le iene" - Lazio News 24
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2013

Varsavia: in carcere anche un tifoso interista, montatore de “Le iene”

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Tra i ventidue tifosi della Lazio ancora trattenuti in carcere a Varsavia, c’è anche Riccardo Messa, che di lavoro fa il montatore per la popolare trasmissione televisiva Le iene. Come riporta Il Tempo, Riccardo Messa, 30 anni, è un tifoso interista, che probabilmente aveva approfittato del gemellaggio tra la tifoseria meneghina e quella romana per seguire la Lazio in trasferta a Varsavia. L’autore del programma televisivo per cui il tifoso lavora, Davide Parenti, ha raccontato a Il Tempo: “Qualche giorno prima della partita ci ha chiesto un permesso per assentarsi mercoledì 27 novembre che gli è stato accordato. Il giovedì era di riposo e tutti lo aspettavamo il giorno seguente per continuare il lavoro programmato in vista della puntata andata poi in onda martedì 3 dicembre (doveva montare l’intervista doppia al duo comico Luca & Paolo, ndc). Ma Riccardo non si è presentato a lavoro. Conoscendolo – continua Davide Parenti – mi sono subito preoccupato. È un ragazzo molto serio, corretto e posato. La sua assenza ingiustificata e non comunicata ha allarmato tutta la redazione. Dopo alcune ore di attesa è stata presa la decisione di contattare la famiglia per avere notizie. Solo a quel punto abbiamo appreso, dalle parole della madre, che Riccardo era partito con alcuni amici per andare ad assistere all’incontro di Europa League tra il Legia Varsavia e la Lazio e non era più tornato. Essendo di fede nerazzurra, credo fosse stato spinto dal fatto che le tifoserie di Inter e Lazio sono gemellate. Eravamo già a conoscenza della “retata” messa in campo dalla polizia polacca e quindi siamo arrivati presto alla conclusione che era probabilmente tra i giovani arrestati.All’inizio, Riccardo si era avvalso del supporto dello studio Privitera di Varsavia, presso il quale prestano la loro opera professionale alcuni avvocati che parlano fluentemente la nostra lingua. Ma il loro intervento non ha portato risultati positivi e quindi abbiamo deciso di dare a Riccardo un’assistenza alternativa». Intanto, in attesa di sviluppi, la situazione del giovane dipendente Mediaset non è buona. Dichiaratosi innocente, è stato comunque condannato con uno dei molti processi-farsa a sei mesi di reclusione. La richiesta di riesame del processo è già partita ma i tempi potrebbero allungarsi e Riccardo rischia di passare le feste di Natale dietro le sbarre del carcere di Bialoleka”. Eventualità che ci si augura venga evitata per tutti i tifosi ancora trattenuti a Varsavia.

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