Tudor a Sky: «Verona squadra difficile. I miei giocatori sono vogliosi e concentrati»
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Tudor a Sky: «Verona squadra difficile. I miei giocatori sono vogliosi e concentrati»

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Igor Tudor ha parlato a Sky dopo il match tra la sua Lazio e il Verona: ecco le dichiarazioni dell’allenatore

Ai microfoni di Sky, dopo Lazio-Verona, è intervenuto Igor Tudor. Di seguito le sue dichiarazioni:

PAROLE – «Belle parole quelle di Pedrito, oggi è entrato bene, mi è piaciuto, a sprazzi sembrava quello di Barcellona, non sbaglia niente, è uno saggio. Nel calcio conta tutto, condivido che manca poco, siamo sulla strada giusta, sperando che anche le altre non facciano tanti punti quanti noi, poi tireremo le somme. Europa? Lui ha detto quel che è giusto dire, conta poco programmare, bisogna andare partita in partita e preparare al meglio quella contro il Monza. L’abbiamo preparata con tante partite ravvicinate, è stata vinta da valori e mentalità, dal non sbagliare niente, è stata una partita molto pericolosa. Era una squadra difficile da battere. Mercato? E’ tornato Zaccagni e sappiamo il suo valore, ci ha dato una mano si allenano tutti concentrati e vogliosi di fare, divertiti di fare questo tipo di calcio. E’ un piacere allenarli, bisogna continuare.

Questa vittoria la sento come la più bella di tutte, me la sentivo che si doveva preparare al massimo. Loro sono calati dopo e la nostra qualità è uscita. All’inizio erano messi a 4, poi si sono messi a 5 ed è diventata difficile, se non si sta attenti sui contropiedi e calci piazzati, poi ti fanno gol ed è difficile ribaltarla. I ragazzi sono sempre stati sul pezzo.

Attaccanti? Abbiamo messo sulle fasce come quinti Zaccagni e Felipe, in mezzo Luis e Pedro, poi abbiamo messo Hysaj dopo il gol perché con due quinti era troppo offensiva. Stavamo pressando, volevamo mettere ancora più qualità. Luis Alberto sorriso? Posso parlare di questo mese, l’ho sempre visto concentrato sugli allenamenti, non ha sbagliato niente. Gli piace il calcio, sentirsi importante e protagonista. Vedo che gli piace questa fluidità che facciamo, che si può abbassare e Kamada si alza. La sua qualità negli ultimi 25 metri ce l’hanno in pochi. Futuro? E’ una domanda per lui, io faccio il mio lavoro e cerco di non sbagliare niente. Ognuno può fare le sue scelte, c’è poi la società sopra a tutti, c’è club, allenator e giocatore, quando si rispettano questi ruoli non si sbaglia mai».

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