Montesano: "La Lazio del -9? La più romantica della storia. Spero che sia un sabato felice per tutti..." - Lazio News 24
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2014

Montesano: “La Lazio del -9? La più romantica della storia. Spero che sia un sabato felice per tutti…”

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È intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione de “I Laziali Sono Qua”,La  Enrico Montesano, il grande attore cinematografico e teatrale, il primo personaggio famoso ad esternare il proprio tifo laziale sin dagli inizi della sua carriera. 

Tu sei l’uomo che detiene il primato di ascolti assoluto di “Fantastico”. Era la stagione 1988-89…

“Sì, ricordo con affetto quel periodo. Mantenemmo una media di 12 milioni di telespettatori a sera, con picchi superiori ai 13. Oggi sono cifre impensabili. Inoltre quella fu l’edizione in cui si vendettero più biglietti della Lotteria Italia”

Oggi siamo di fronte ad un impoverimento generale, non trovi?

“Assolutamente. Siamo orfani di spettacolo e di arte in generale. La gente prima mi fermava e mi chiedeva quando avrebbe potuto rivedermi in televisione e io rispondevo “Quando mi chiamano”. Adesso rispondo: “Guardi, io non so fare i peti col borotalco, nè so odorare le ascelle”. Purtroppo ormai si fa questo in televisione… “

Sapendo che avevamo te come ospite siamo andati a rivedere l’elenco dei film che hai fatto. “Febbre da cavallo”, “Il conte Tacchia”, “I due carabinieri”, “Aragosta a colazione” e tanti tanti altri. Pietre miliari della commedia italiana

“Beh sono stato fortunato a lavorare con grandi personaggi. La commedia, tra la fine anni ’70 e negli anni ’80, ha vissuto un bel periodo, con grandi incassi e con film che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il cinema di oggi è profondamente diverso”

Enrico veniamo alla tua fede laziale. Tu sei stato il primo personaggio famoso ad esternarla pubblicamente. Aggiungo che lo facesti in un periodo non facile per i nostri colori.

“Sì, sono cresciuto alla Garbatella, un quartiere a prevalenza giallorossa. Mia madre poi veniva da Testaccio. Ricordo che iniziai a tifare Lazio per istinto, per natura, perchè i nostri colori erano diversi e più belli. Io poi ho sempre parteggiato per gli indiani, per i pellerossa. In questo caso per i pellerossa biancocelesti (ride, ndr). Devo dire però che avendo sempre rispettato i tifosi della Roma, sono amato anche da loro. Sono con chi incita la propria squadra, non con chi insulta l’avversario”

Senti Enrico tu hai sei figli. Sono tutti della Lazio?

“Quattro sono laziali, una è neutrale e uno purtroppo tifa per gli altri. Devo dire che è uno dei grandi problemi della mia famiglia (ride, ndr). A parte gli scherzi, i romani doc, quelli antichi erano e sono tutti della Lazio. Purtroppo per loro è un dato di fatto. La Roma prima non esisteva…”

A quale Lazio sei più legato?

“Senza dubbio alla Lazio dei meno 9. A mio avviso è stata la Lazio più romantica della storia. Personaggi come Fascetti e Fiorini sono nel mio cuore”

Enrico tra i tuoi più grandi successi teatrali c’è il Rugantino. Il serenante era Aldo Donati. Che ricordo hai di lui?

“Splendido. Era una persona estremamente generosa. Pensa che una volta ci eravamo incontrati per fare una partitella. Io venni col taxi. Al ritorno volle accompagnarmi a casa con la sua macchina anche se abitavamo da parti completamente opposte. Un grande uomo davvero”

Tu hai avuto modo di lavorare anche con un’altra grande artista e tifosa della Lazio, Gabriella Ferri. Che ricordo hai di lei?

“Era geniale. Aveva un carattere fragile, dolce, sensibile. Una donna di grande qualità e pregio”

Nel salutarti, vuoi dire qualcosa ai tifosi della Lazio?

“Mi auguro che possa essere un sabato felice per tutti. Non voglio dire niente per scaramanzia, ma un bel risultato contro la Juventus ci starebbe proprio bene”

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