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Lazio, non avere paura! Finale ad un passo, ma vietato abbassare la guardia

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La Lazio è consapevole di avere la finale di Coppa Italia a portata di mano, Inzaghi quindi chiede ai biancocelesti una prestazione intelligente: senza paura, ma a guardia sempre alta

Senza presunzione, né con spavalderia. La Lazio si avvicina al derby di ritorno in Coppa Italia con l’umiltà che da sempre la contraddistingue. «Testa bassa e pedalare», afferma spesso mister Simone Inzaghi. I biancocelesti sono comunque consapevoli di aver guadagnato, in luce del risultato dell’andata, un ampio margine di vantaggio. Così, senza sparare percentuali, senza promettere esiti fin troppo positivi ai propri tifosi, o ancora senza essere convinti di alcuna propria presunta superiorità (come nello stile di qualcuno), Biglia & Co. sono ben consci di essere già con un piede e mezzo in finale. Questo non significa assolutamente che martedì sarà permesso abbassare la guardia! In ogni caso il match parte dal risultato di 0-0 e la Roma non è squadra da sottovalutare perché possiede, dal centrocampo in avanti, dei calciatori che possono punire gli avversari in qualsiasi momento. Inzaghi tuttavia non ha bisogno di suggerimenti, sa alla perfezione come gestire questo tipo di situazioni, anche per questo ha concesso alla squadra una domenica all’insegna della normalità; con certezza chiederà un solo compito ai propri ragazzi: interpretare la gara come fatto al primo step circa un mese fa. Quella sera allo stadio Olimpico le Aquile hanno probabilmente disputato una delle migliori partite della stagione, sbagliando nulla in difesa e sfruttando al meglio l’arma della ripartenza veloce. I giallorossi partiranno forte, cercheranno di segnare almeno un goal nel primo tempo per riaprire il discorso qualificazione, mentre il dovere dei biancocelesti sarà resistere al forcing e ripartire con determinazione appena si presenterà la possibilità. Va ripetuto un po’ il tema che ha caratterizzato l’incontro del 1° marzo, quando dopo un arrembante avvio romanista, bastò un colpo di testa di Milinkovic respinto da Allison a ricordare che sul terreno di gioco c’erano anche gli uomini in blu ed erano più vivi che mai. Fra circa 48 ore il campo emetterà il proprio verdetto, la Lazio non deve mentire a se stessa, la finale è a portata di mano, ma è vietato pensare di aver già il biglietto in tasca.

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