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Inzaghi: «Mercato? C’è sintonia con la società. Abbiamo le capacità per vincere al San Paolo». E su Badelj e Berisha…

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Mister Inzaghi, alla vigilia del big match contro il Napoli, ha risposto alle domande fatte durante la conferenza stampa

Torna il campionato e torna la Lazio. La prima gara di Serie A dei biancocelesti, di questo 2019, è il big match contro il Napoli. Sfida ai vertici che si preannuncia entusiasmante e che mister Inzaghi ha presentato così, durante la conferenza stampa della vigilia.

Che risposte ti aspetti da Napoli?

Noi dobbiamo cominciare come abbiamo finito il girone dell’andata: nei migliore dei modi, giocando bene a calcio, facnedo risultato. Gli assenti del Napoli, sono mancati anche altre volte: Ancelotti ha usato molto tutti i giocatori, quindi non saranno all’esordio e comunque importanti giocatori.

Cosa vuoi la squadra acquisisca in questo girone?

Dobbiamo essere determinati e far sì che gli episodi siano dalla nostra parte. A volte per episodi a volte per colpa nostra, bisogna imparare a cambiare l’inerzia. Ci siamo preparati nel migliore dei modi dopo Novara, dovremo essere concentrati e propositivi, avere la giusta personalità.

Che Napoli ti aspetti e chi temi?

Il Napoli è una grande squadra. Insigne, Hamsik e Allan spesso li ho visti in panchina, sono forti. Koulibaly fuori non l’ho mai visto, ma Maksimovic e Albiol hanno dimostrato di essere giocatori importanti. L’anno scorso hanno fatto il record di punti, è cambiato allenatore ma sono ancora ai vertici. Abbiamo la capacità di poter fare bene.

Lulic a destra potrebbe diventare la prima scelta?

Lulic è un giocatore duttile, può giocare in più ruoli ma non è detto che giochi lì. Vedrò, farò valutazioni, sono state provate cose diverse da ieri, domani avrò un risveglio muscolare poi deciderò. Sono tutti arruolabili tranne Marusic per squalifica.

Cacere e Murgia convocabili o in partenza?

Non sono convocati, ma si sono allenati bene. Stanno facendo le loro valutazioni, sono ottimi professionisti e grandi giocatori. Murgia ha dato tanto nelle giovanili e lo scorso anno, ha fatto gol che entranno nella storia. È chiuso nel ruolo, ha meno spazio, stiamo valutando di farlo giocare altrove nel girone di ritorno. Lo stesso Caceres, poi vedremo cosa succederà.

In entrata?

Si sta lavorando, si sta cercando con la società. C’è sintonia, abbiamo gli stessi intenti, qualcuno dovrà uscire: il mercato è partito in modo lento, siamo tanti ed è difficile. Normale che io voglia gente che vuole rimanere. Vogliamo prendere giocatori che vogliamo prendere e non che le altre società cedono volentieri.

Luis Alberto è rinato con la nuova posizione nel campo?

È un giocatore importante che ci aiuta in qualsiasi zona del campo, molto intelligente tatticamente, sa trovarsi la sua collocazione, sta tornando ai suoi livelli. Da qui alla fine ci darà tante opportunità.

Quanto dà fastidio l’etichetta di Lazio piccola contro le grandi?

Abbiamo dimostrato anche lo scorso anno contro grandi squadre di poter fare bene. Dobbiamo esser bravi a mantenere la concentrazione elevata.

Cosa significherebbe battere Ancelotti a Napoli?

Parla il suo curriculum, la sua carriera, è un grandissimo tecnico che ha fatto rimanere il Napoli ai vertici nonostante le variazioni. Incontreremo una grande squadra, con Mertens e Milik, tanti elementi. Ma sono soddisfatto da quanto fatto dai ragazzi in settimana.

Cosa è cambiato tra Sarri e Ancelotti?

È cambiato qualcosa nella disposizione del campo: da 4-3-3 giocano con il 4-4-2, è una squadra molto tecnica. Gli elementi spostano la gara da un momento all’altro. Il gioco e la qualità del Napoli non sono cambiati per nulla.

Come è cambiata la Lazio dalla prima dell’andata? Può far giocare la Lazio con più fantasia con Correa, Luis Alberto e Milinkovic dietro a Immobile?

Sono valutazioni che un allenatore deve fare e vedremo domani. La Lazio fece un grandissimo primo tempo all’andata, poi ci fu il pareggio di Milik che cambiò l’inerzia della gara. Ma se la rivediamo probabilmente sarebbe finita col pari col colpo di testa di Acerbi. Sia noi che il Napoli siamo andati in crescendo.

Berisha e Badelj?

Malcontento? È normale che possono esserci giocatori che giocano meno, ma a livello personale non si sono mai lamentati col sottoscritto, anzi si allenano molto bene e sono entrambi convocati. Da qui alla fine ci daranno una grande mano per far sì che le cose vadano bene.

 

 

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