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L’avv. Mignogna: «Scudetto 1915? Il calcio italiano si sta giocando la credibilità»

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Continua la querelle sullo Scudetto del 1915. In attesa della decisione della Figc, l’avv. Mignogna esprime il suo pensiero

Tribunali, carte, analisi, commissioni… tutto per ottenere lo Scudetto del 1915. Dopo aver reso noti i precedenti storici, l’avv. Mignogna torna all’assalto in attesa della decisione del Consiglio Federale per il riesame della vicenda. A Canale 21, queste le sue parole: «L’intero sistema calcio italiano su questa vicenda si sta giocando una bella fetta di credibilità: istituzioni, media e chiunque si stia approcciando al riesame dello Scudetto 1915. Assieme allo staff che mi sta affiancando in questa rivendicazione abbiamo scoperto “fatti nuovi” precedentemente ignoti e/o omessi dalla storiografia che giuridicamente giustificano la definizione del procedimento federale, al di là di ogni becero campanilismo. Dal rifiuto del Genoa ad anticipare l’ultima partita del Girone Finale Nord, come richiestogli dalla Federazione per prevenire l’insorgenza bellica, fino all’attestazione con certezza assoluta del fatto che la Lazio fu Campione dell’Italia Centrale. Su questo aspetto non c’é alcun dubbio, grazie al rinvenimento degli articoli de L’Italia Sportiva e l’Idea Nazionale che hanno attestato come il Girone Finale Centrale si fosse definitivamente concluso con il successo finale della Lazio». 

E ancora: «Il titolo dell’Italia Centro-Meridionale, al di là di quanto possano sostenere alcuni personaggi che nulla hanno a che fare con questa vicenda, è senz’altro ascrivibile alla Lazio perché entrambi le finali napoletane furono annullate, come risulterá più chiaro a tutti attraverso i documenti che a breve renderemo pubblici. Anche la Commissione dei Saggi ha legittimato la fondatezza delle nostre ragioni. Il riconoscimento dell’ex aequo é una questione sia di giustizia che di etica, visti anche gli innumerevoli atleti laziali che furono costretti a lasciare i campi di gioco per recarsi al fronte senza poter piú fare ritorno. É una ingiustizia che andrà assolutamente cancellata non appena la composizione del Consiglio Federale sarà completata, tenuto conto che ora la Lega di A che ha una sua rappresentanza federale, seppur attraverso il commissariamento e che manca solamente il rappresentante della Lega di Serie B. Mi auguro che la Figc vorrà seguire l’esempio della Federazione Brasiliana, che nei giorni scorsi, come riportato dal Corsera, ha avuto il coraggio di riassegnare al Recife il titolo carioca del 1984. Se così non dovesse essere sarebbe clamorosamente imbarazzante».

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