ESCLUSIVA - EZ Design: «Ho iniziato per gioco e ora voglio che il mio diventi un brand. Lazio? La passione me l'ha trasmessa mio nonno»
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ESCLUSIVA – Ezeta: «Ho iniziato per gioco e oggi è un brand. Lazio? La passione me l’ha trasmessa mio nonno»

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ESCLUSIVA – Ezeta ha raccontato ai nostri microfoni come è nata la sua passione e come vuole far diventare il suo un brand sportivo

In occasione dei natali di Roma ha ideato tre prototipi di maglie: sullo sfondo il Colosseo, in primo piano l’oro. Abbiamo chiamato Ezeta e in esclusiva gli abbiamo chiesto qualcosa in più su questo progetto e anche su molto altro.

Come è nata quest’ultima idea in occasione dei natali di Roma?

«Non era prevista. Tutto nasce dal voler rendere omaggio al compleanno di Roma, perciò quale idea migliore di una maglia rappresentativa della Lazio in onore della città. Ho immaginato una maglia pre-match sulla quale ho voluto imprimere il Colosseo, simbolo di Roma per eccellenza. In verità avevo anche altre idee, riguardanti altre simbologie di Roma però la più diretta era di sicuro il Colosseo con l’effetto del marmo rovinato. E’ un pò come se la maglia nascesse dal marmo del Colosseo. Per rafforzare ulteriormente il legame già fortissimo tra la Lazio e la città eterna, ho pensato al posto del main sponsor, la scritta “l’Aquila è Roma”».

Questa passione per il design come è nata?

«Questa passione nasce dal mio entusiasmo, che ho sempre avuto, per le maglie da calcio perciò non mi sono mai accontentato di quello che mi offriva il mercato. Le maglie ufficiali non le compro solo per la fede, ma devono rappresentarmi appieno. La differenza la fanno i dettagli, la storia della maglia, l’identità del Club. Perciò un giorno, durante il periodo della tesi, sono laureato in Architettura, poiché quell’anno (2017) non ero soddisfatto delle maglie che la Macron aveva realizzato per la Lazio, per gioco ho disegnato un tris. Ho pubblicato poi un post con queste tre maglie: una celeste e una blu con l’aquila bianca e una bianca con l’aquila celeste. Devo dire che in modo inaspettato ha avuto tanto successo e quindi ho deciso di mettermi in gioco. Tutto è partito da lì. Dopo di che ho creato una pagina e ho iniziato a pubblicare i miei Concept».

Qual è il tuo sogno, dove vuoi far arrivare il tuo progetto?

«Il mio sogno è trasformare Ezeta in un brand sportivo vero ed proprio. Nel frattempo ho anche realizzato con la Gems le maglie della Lazio Calcio a 5, e spero di realizzare altre collaborazioni».

Com’è nato il nome?

«Prima suonavo e il mio soprannome era “Easy”, dalla pronuncia di questo nome ho preso spunto per la pagina che inizialmente si chiamava Ez Design. Però poi ho notato che tutti lo pronunciavano in maniera sbagliata e allora ho deciso di cambiare anche per una questione di Brand dentity e posizionamento sul Web e da lì l’idea di chiamarlo Ezeta».

Quale progetto ti ha dato più soddisfazione?

«Non mi aspettavo che avesse così tanto successo il progetto del concept Milan/Puma che è stato ripreso da tutte le testate giornalistiche sportive italiane e europee inaspettatamente. Se devo sceglierne un altro sicuramente mi viene subito in mente il mio primo tris per la Lazio e il concept “Piazza delle Libertà”».

La tua passione per la Lazio invece chi te l’ha trasmessa?

«Mio nonno, da piccolo giocavo con lui e tiravo di sinistro, che era lo stesso piede di Beppe Signori, così lui mi regalò la sua maglia. La mia prima partita allo stadio la vidi proprio con lui, ed era Lazio-Venezia, non ricordo più quanti anni fa ormai, ma ricordo il grande entusiasmo, un entusiasmo che non mia ha più abbandonato».

 

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