Da Forza Italia al Movimento 5 Stelle: “Polizia polacca esagerata contro tifosi laziali, il governo deve intervenire”

Il caso dei 22 tifosi laziali, ancora fermi in stato d’arresto a Varsavia, con capi di accusa poco chiari, non è passato inosservato alle Istituzioni italiane. Il tema dei tifosi biancocelesti ancora prigionieri in Polonia, è stato affrontato dalla Camera dei Deputati, visto l’inserimento un’informativa urgente sulla questione. Molti i Deputati che hanno preso la parola, tra questi, la prima è stata il vice ministro degli esteri Marta Dassu: “Voglio rassicurare che la Farnesina si è mossa per dare soccorso ai nostri connazionali fermi in Polonia. Da quello che è emerso i violenti sarebbero molti meno dei tifosi fermati, a cui sarebbero contestati i reati adunata sediziosa ed aggressione a pubblico ufficiale. A prova di ciò, la Polizei polacca avrebbe dei video e foto, che potranno visionare solo gli avvocati difensori”.  Subito dopo ha preso la parola, il deputato PD Mario Tullo: “Anche le forze dell’ordine polacche hanno detto che i tifosi violenti sono una piccolissima parte. Qui è sembrato esserci una vera e propria retata, nonostante i tifosi del Legia il giorno prima avessero aggredito i biancocelesti. Inoltre, questi ultimi avevano chiesto assistenza e protezione, ed invece sono stati arrestati”. Successivamente, ha preso parola anche l’onorevole Daniele del Grosso, del Movimento 5 Stelle: “Non sappiamo cosa è successo precisamente a Varsavia, ma certamente non c’è stata nessuna azione violenta che possa giustificare quel che è accaduto. La tessera del tifoso ha fallito, lo Stato deve rendersene conto e non deve perder tempo, come successo con India e Russia”. Poi è stato il turno di Luca d’Alessandro, Forza Italia: “I familiari dei tifosi si sono sentiti abbandonati sia dalla Lazio che dalle istituzioni. Quel che è successo è davvero grave: se fossero state fermate 150 persone per un qualcosa non attinente al calcio l’aula sarebbe piena. La tifoseria della Lazio spesso è accusata ingiustamente di razzismo ed etichettata come violenta, cosa non vera e assolutamente falsa. I tifosi polacchi non sono stati trattati così quando sono arrivati in Italia, la Polonia non si è comportata come uno stato della Comunità europea”.