Lotito tuona: «Non ci serve vendere! Pagare moneta e vedere cammello, le condizioni le faccio io!» - Lazio News 24
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Lotito tuona: «Non ci serve vendere! Pagare moneta e vedere cammello, le condizioni le faccio io!»

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Durante la conferenza di presentazione del ritiro, il presidente Lotito ha fatto il punto sul mercato biancoceleste

A margine della presentazione del ritiro estivo che si terrà ad Auronzo, durante la conferenza stampa, il presidente Lotito ha tenuto a fare il punto anche sul mercato: «Prima dell’estate mi auguro che le persone che vivono il mondo Lazio abbiano fiducia nel club perchè stiamo lavorando per rendere la squadra più competitiva e un punto di riferimento per il calcio. Il lavoro paga e dobbiamo ricordare da dove siamo partiti, perchè ora siamo in una situazione di grande tranquillità. Abbiamo già fatto degli acquisti che verranno presentati al momento opportuno. Noi non dobbiamo vendere per poter comprare, abbiamo calciatori appetiti dalle più grandi squadre. Se il calciatore volesse andare deve trovare l’assenso della società, i miei predecessori andavano con il cappello in mano e diventavano colonia di altre società».

NIENTE SCONTI – «Oggi c’è un padrone. ‘Pagare moneta, vedere cammello’: le condizioni le fa chi vende, non chi compra. Non esistono pressioni, io la pressione la misura dal medico. Il sottoscritto decide le condizioni delle eventuali uscite, senza intimidazioni. Noi colloquiamo con tutto il mondo e siamo considerati superaffidabili, soprattutto all’estero. Abbiamo comprato un giocatore ed abbiamo già pagato la prima tranche. Oggi posso dire che la società è stabile, quel discorso che feci qui il primo giorno l’ho confermato. La nostra casa non è costruito sulla sabbia ma nel rispetto assoluto delle regole. Non cerchiamo scappatoie e rispettiamo le norme nazionali ed internazionali, al fine della vendita e dell’acquisto dei giocatori. In alcuni ambienti ciò ci viene riconosciuto. Abbiamo uno staff di prima qualità e speriamo che il lavoro paghi. Le persone partecipano con la testa e con il cuore, vogliono il bene della società. Per l’orgoglio dell’appartenenza cerchiamo sempre di puntare al meglio.Chi vuole un giocatore della Lazio, se lui stesso vuole andare via, busserà alla porta e andrà via solo alle condizioni che voglio io. Se uno non ha i soldi, allora non può comprare. Punto. A casa nostra comandiamo noi. E diciamo che ci siamo creati una certa credibilità anche a casa degli altri».

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