Bonfrisco (ex arbitro): «Marcenaro? Si vede la sua inesperienza, su Ikone il rigore c'era e vi dico perchè»
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Bonfrisco (ex arbitro): «Marcenaro? Si vede la sua inesperienza, su Ikone il rigore c’era e vi dico perchè»

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Bonfrisco, l’ex arbitro analizza gli episodi arbitrali di Lazio-Fiorentina soffermandosi in particolare sul contatto su Ikone

Ai microfoni di Radio Firenze Viola ha parlato l’ex arbitro Bonfrisco, il quale analizza gli episodi tra Lazio e Fiorentina. Le sue parole

PAROLE – Faccio due premesse: Marcenaro è uno di quelli su cui Rocchi sta puntando, ma è ancora un po’ acerbo. Si vede un po’ di inesperienza. Parlando della gara di ieri, mi soffermo sulle direttive: il termine “rigorino” non mi piace, perché a volte non vengono dati rigori che meriterebbero di essere dati. Quello su Ikone è uno di questi. C’è un primo contatto spalla contro spalle, ma dopo c’è una trattenuta che fa la differenza. Se Ikoné sta andando via, quella trattenuta diventa preponderante. È un calcio di rigore che ci sta tutto. In questi casi non viene richiamato, perché lo vede bene lui in campo. Per come l’ho visto io in tv, avrei dato il rigore. Ma poi vai a cozzare con le direttive di oggi, dove si dice che si fischiano i rigori più leggeri. Non ha inciso il fatto che fossimo sul finale, perché non è che nel recupero vengono prese altre decisioni. Abbiamo avuto la riprova nel rigore fischiato alla fine alla Lazio. Ma la domanda vera è, perché Milenkovic ha tenuto il braccio così largo? Stai portando a casa un risultato, poi perdi per un dettaglio. Il braccio largo così è punito al 100%

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