Sarri: «E' stata una partita complicata anche perchè la Samp...»
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Sarri: «E’ stata una partita complicata anche perchè la Samp…»

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Sarri, il comandante al termine della partita vinta contro la Sampdoria ha tenuto la consueta conferenza stampa post gara

Missione compiuta per la Lazio di Sarri, che grazie alla vittoria contro la Sampdoria conquista tre punti pesanti per la corsa Champions. Al termine della partita, il comandante ha parlato in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni

PARTITA COMPLICATAEra complicata, anche perché la Sampdoria è una squadra viva, in salute. Nessuno l’ha messa sotto più di tanto. Noi avevamo giocatori che venivano dalla partita in Romania e altri che venivano dal letto. Abbiamo forzato la presenza di due-tre giocatori perché era giusto far tirare il fiato.

Inoltre, penso che abbiamo sbagliato sette-otto gol devastant, ce la siamo complicata da soli. Nel primo tempo si tirava il fiato ma si rimaneva ordinati, nei primi dieci minuti del secondo tempo non eravamo neanche ordinati.

Poi siamo saliti. Dell’atteggiamento della squadra sono contento. Felipe? È uno che recupera con grande facilità, ha fatto in modo di giocare così tante partite. Poteva fare una carriera devastante, ora a livello di colpi a effetto può essere anche discontinuo, ma dal punto di vista di ciò che dà alla squadra non lo è più

SAMPDORIA RIMPIANTODal punto di vista dell’atteggiamento m’è piaciuta. Mi sembra che la squadra stia diventando più cattiva, più determinata in alcuni momenti della partita. In Romania c’erano tutte le condizioni per fare una figura di merda. Terreno, assenti… si potevano prendere mille alibi. La squadra non l’ha fatto, s’è messa lì e ha fatto la gara, non bella ma vera. Dal punto di vista della mentalità credo che l’evoluzione della squadra sia positiva

CLASSIFICA – L’ultima cosa che mi sono chiesto a inizio campionato è dove saremmo stati a fine febbraio, non mi interessa. Mi chiedo dove si sarà a fine anno. Nel giro di una partita o due la classifica è completamente diversa.

Non le do alcun tipo di significato, bisogna vedere l’evoluzione della squadra. Abbiamo un calendario difficilissimo, può essere che non avremo la classifica di oggi. Mi sembra che la squadra sia cresciuta, a livello di interpretazione della partita, di voglia. A volte si gioca bene, altre meno, però mi sembra che la squadra stia in un momento in cui fa partite serie

LUIS ALBERTOLa libertà la vorrebbe anche Anderson, Pedro, Zaccagni. Io sono molto soddisfatto di Luis, sta giocando con una continuità incredibile. In questo momento ci dà tante garanzie. Ha fatto un percorso, ha cambiato completamente il suo modo di allenarsi per applicazione, intensità. Dopo 20 giorni, il suo rendimento in campo è cresciuto a dismisura. Quello che gli dicevo si sta verificando

DIFFICOLTA’ NEL CONCRETIZZARE – Non è una questione psicologica, è un momento. E non è neanche allenabile, quando hai l’occasione per metterla dentro puoi allenarti quanto vuoi ma si va a DNA, l’importante è che la squadra continui a creare

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