Toni Malco: «Inno? Fu Chinaglia a chiedermi di scriverlo. Venne cantato anche al San Paolo, da brividi!»
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Toni Malco: «Inno? Fu Chinaglia a chiedermi di scriverlo. Venne cantato anche al San Paolo, da brividi!»

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Toni Malco, cantautore romano e tifoso della Lazio nonché autore dell’inno biancoceleste, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport

Toni Malco, noto cantuatore romano e tifoso della Lazio nonché autore dell’inno biancoceleste e di altre canzoni care al popolo capitolino, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Ecco alcuni stralci del suo intervento: «Era il 1983, avevo 27 anni. Venditti aveva inciso l’inno della Roma e Chinaglia mi disse “scrivi qualcosa per la Lazio”. Scrissi tutta la notte. Mancava una parte finale, chiesi aiuto a Claudio Natili, carissimo. E’ un’emozione continua, bella. Ricordo quando la canzone fu intonata al San Paolo, negli spareggi del 1987, salvarono la Lazio dalla C. Ripenso a quella volta e all’ultima vittoria in Coppa Italia. Sempre da brivido».

PASSATO E PRESENTE – «Ai produttori dissi che avrei guadagnato a partire dalle 50mila copie in su. Alla fine vendetti 1 milione di copie tra Italia e estero. Così è iniziata la favola che mi ha caratterizzato. Vola Lazio vola mi ha dato visibilità, ma oggi grazie all’incontro con Luigi Lopez mi sono costruito una veste nuova, più matura, meno istintiva, più di spessore. Ho scritto un brano dedicato a Piola, commissionatomi dalla fondazione Piola. La LAzio è nel cuore, ma il suo ambiente mi ha un pò disorientato, mi ha fatto un pò distaccare. Non tutti sono così amici ma Vola Lazio Vola resisterà a tutto».

 

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