Spalletti: «Partita combattuta contro una buonissima Lazio. Ora pensiamo a festeggiare». De Rossi: «Banti ha fatto bene ad espellere Cataldi» - Lazio News 24
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Spalletti: «Partita combattuta contro una buonissima Lazio. Ora pensiamo a festeggiare». De Rossi: «Banti ha fatto bene ad espellere Cataldi»

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Due errori che hanno regalato i tre punti alla Roma: si può sintetizzare così il derby della Capitale. Al termine del match l’allenatore dei giallorossi, Luciano Spalletti, è intervenuto ai microfoni di Premium Sport: “La partita non è stata bellissima ma è stata combattuta, nel secondo tempo abbiamo giocato molto bene. All’inizio ci sono state incomprensioni tra Nainggolan e Perotti nellla ripresa abbiamo corretto qualcosa. Emerson? Ha fatto una grande partita, ha messo in difficoltà Anderson.  Il derby ti dà quella carica emotitva, adesso però pensiamo al Milan. La Lazio è una buonissima squadra, Inzaghi è stato bravo a trovare gli equilibri giusti. Noi dobbiamo avere aspirazioni più importanti, dobbiamo guardare oltre il raccordo”.

 

Spalletti analizza la partita anche a Sky Sport: «Dzeko è un grande calciatore e una bella persona, secondo me ha potenzialità ancora più importanti. Oggi era una Roma diversa da un punto di vista di uomini e gioco, e di conseguenza venivano a mancare le ripartenze veloci. Con Salah ed El Shaarawy i centrocampisti devono difendere di più, oggi bisognava gestire la palla, le mezze misure e analizzare di volta in volta lo step successivo. All’inizio Perotti doveva prendere Biglia e la Lazio ci ha schiacciato, poi da metà del primo tempo quando l’ha preso Nainggolan la squadra è migliorata. Rudiger, Manolas e Fazio hanno sempre gestito bene la fase difensiva. Strootman sta attraversando un periodo non facile perché non riesce ad essere brillante, ma nell’occasione del gol la sua grinta ha fatto la differenza, mentre Edin in quei momenti manca un pochino. Oggi abbiamo fatto bene sotto l’aspetto del possesso palla, contro le piccole alcune volte abbiamo peccato nel possesso. Quando si gioca a Roma bisogna giocare le partite importanti e fare un campionato da primato: contro Milan e Juventus bisogna dimostrare che siamo a casa nostra. Si deve guardare oltre il Raccordo, imporre la romanità in Italia e in giro per l’Europa. Oggi dovevamo comandare il gioco, se ci si mette a difendere con Keita e Anderson prima o poi si prende gol. Quando Strootman e De Rossi sono saliti, loro hanno fatto fatica e tutta la nostra squadra ne ha tratto beneficio. Ora per due giorni si deve festeggiare, perché quando perdiamo partite come queste gli altri ci prendono in giro, ma dopo deve finire li e pensare alla prossima sfida. De Rossi secondo me poteva far meglio oggi, perché da lui dipendeva molto l’ago della bilancia, nel secondo tempo ha fatto meglio».

Il tecnico giallorosso infine si concede alle domande dei cronisti presenti in conferenza stampa: «Non abbiamo iniziato bene, la Lazio ha gestito più la palla e sono stati insidiosi, bisognava attaccare meglio Biglia, e soprattutto noi dovevamo tenere palla quando eravamo in possesso. Metà del primo tempo siamo stati sottotono, dopo la squadra ha fatto bene. Ancor prima dell’errore di Wallace la gara già stava cambiando.»
Sul gesto di Strootman e le parole di Lulic: «Secondo me se tutti ci ammorbidiamo un po’ diventa tutto più bello, più spettacolare. Se ci si impegna a far sentire gli scemi scemi e quelli che si vogliono divertire le persone per bene sarebbe meglio. Sull’episodio di Strootman non ho visto perché parlavo con un mio giocatore, su Lulic le sue parole si commentano da sole, non bisogna commentare niente, altrimenti si alimentano queste cose. Questa è una partita bellissima, se poi ci fermiamo su questi discorsi è chiaro che fanno bene a non togliere le barriere
».

Dopo Spalletti, parla anche Daniele De Rossi ai microfoni di Mediaset Premium: «Se a 33 anni affrontassi i derby come a 20 sarei morto già da qualche anno (ride, ndr). Quando arrivo allo stadio il brivido c’è sempre. Questo derby, poi, aveva un valore notevole perché eravamo da soli, senza la nostra curva. Sembrava di giocare in trasferta, fuori casa, a Napoli. Durante la rissa sono arrivato quando si stavano già strattonando con Cataldi, in questo caso, quando c’è confusione, si ammoniscono i capitani, invece Banti avrà visto bene ed ha ammonito Strootman ed espulso Cataldi. Come si dice banalmente ragioniamo gara dopo gara, questa era fondamentale da vincere per mille motivi, di sicuro non abbiamo vinto ancora nulla perché qui a Roma si passa dall’esaltazione alla depressione in pochissimo».

Poi a Sky Sport: «Soprattutto nel primo tempo ho sbagliato troppo, anche se come accade spesso ai mediani ero pressato a uomo. Nella ripresa abbiamo gestito meglio il possesso, siamo ripartiti bene e abbiamo giocato con personalità. In un derby così delicato sono importanti tutti i palloni. Abbiamo fatto comunque partite migliori. Quando non vincevamo sfide così in passato, prendevamo come metro di paragone la Juventus. Ora dobbiamo prenderci i complimenti, è da grande squadra ottenere questi tre punti. Contro la Lazio terza in classifica è difficile dominare e fare tre o quattro gol. L’anno scorso c’era tanta differenza, quest’anno sta facendo bene ed era normale fosse così equilibrata. Dopo una vittoria magari fuori non c’è il pullman scoperto per andare in giro al Circo Massimo, ma l’atmosfera si vive in modo diverso e spesso si lavora anche meglio. Le polemiche? Anche Banti si è innervosito. Ci ha detto di assumerci le responsabilità per quello che potrebbe accadere fuori o in tribuna. Il gol cambia gli umori. Una sconfitta ti porta a dire cose sopra le righe come successo a Lulic o fare parapiglia come quello di Danilo (Cataldi, ndr) che è un bravissimo ragazzo. Viviamo gomito a gomito, dividiamo le famiglie, le strade, la città. Non può essere una guerra, anche se ha un sapore particolare che da fuori non si può capire. Quello che si dice dopo va comunque valutato per la circostanza. Spesso uno si pente già all’uscita dallo stadio. Speriamo finisca qui questo derby».

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