Mihajlovic, Lanna: «Stankovic è distrutto, con Sinisa un rapporto fraterno»
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Mihajlovic, Lanna: «Stankovic è distrutto, con Sinisa un rapporto fraterno»

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Marco Lanna, presidente della Sampdoria, ha parlato dello stato d’animo di Stankovic dopo la scomparsa di Sinisa

Marco Lanna ha raccontato lo stato d’animo di Dejan Stankovic per la morte di Mihajlovic e raccontato i suoi ricordi legati a Sinisa. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Sampdoria ai microfoni di TMW Radio:

RICORDO DI MIHAJLOVIC – «Giocai una gara importantissima contro la Stella Rossa (a Sofia) contro di lui. Cercavamo di non fare falli vicino all’area di rigore perché temevamo le sue punizioni. Quando ci siamo ritrovati a Roma eravamo entrambi single ed è stato uno dei compagni che ho frequentato di più in quel periodo. Del Sinisa giocatore non ha senso che io parli: era un trascinatore. Avevamo lui esterno a sinistra e Hassler a destra: ogni cross era una magia. La fase difensiva l’ha imparata progressivamente e la sua carriera parla da sola. Come persona parliamo di un profilo di grandissimo carattere, trascinatore sia in campo che nello spogliatoio».

ANEDDOTO – «Io e Amedeo Carboni avevamo comprato un omino per mettere i panni per eleggere i giocatori che arrivavano vestiti peggio agli allenamenti. Mihajlovic vestiva Versace e arrivava con abiti sempre molto appariscenti e sgargianti. Lui ribatteva che – essendo Versace – era non criticabile e si finiva sempre a ridere come dei matti».

MIHAJLOVIC E STANKOVIC – «Sono persone molto orgogliose e leali, parlando di lui come di Stankovic. Non ti tradiscono, non mentono. Se hanno la tua fiducia la ripagano in pieno. È una loro caratteristica che oggi è evidente anche in Dejan. Chi arriva da quelle zone ha grande carattere, forgiati come sono dalla guerra che gli ha lasciato il segno, con voglia di rivincita. Quando arrivano qui da noi danno tutto quel che possono».

STANKOVIC – «Era distrutto, l’ho sentito per poco perché non aveva tanta voglia di parlare. Avevano un rapporto fraterno e capisco il suo dolore e il suo non riuscire a darsi spiegazioni. Non è riuscito a tornare in tempo dalla Turchia, dove si trova con la squadra. In vista di lunedì».

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