Martusciello: «Sarri si diverte ad allenare la Lazio. Cammino lungo ma c'è soddisfazione»
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Martusciello: «Sarri si diverte ad allenare la Lazio. Cammino lungo ma c’è soddisfazione»

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Giovanni Martusciello ha parlato nel post partita di Lazio-Spezia: queste le dichiarazioni del vice allenatore della Lazio

Giovanni Martusciello ha parlato nel post partita di Lazio-Spezia. Queste le dichiarazioni del vice allenatore della Lazio.

PARTITA – «Si è fatta un’ottima partita, che nascondeva molte insidie dopo una sosta e con tanti ragazzi che non si sono allenati con noi. I ragazzi sono stati bravi, soprattutto dopo il 2-0, hanno seguito le direttive del mister».

SODDISFAZIONE – «C’è soddisfazione perché premia il lavoro nostro da luglio, quando riesci a non subire gol e farne qualcuno in più c’è soddisfazione. Siamo in una fase embrionale, il campionato è ancora lungo. Siamo contenti dei passi in avanti fatti ma dobbiamo continuare a lavorare».

MANTO ERBOSO – «Erba lunga? Hanno fatto dei lavori in questa sosta per cercare di migliorare il manto erboso ma non è facile. Forse aveva bisogno di ancora una settimana, l’erba frenava in alcune zone in altre scivolava ma oggi è andata bene viste le altre volte in cui si giocava in un campo disastrato».

DIFESA – «Quando si è preparata questa partita il tecnico ha usato dei termini che si condividono. Ha detto che si diverte a vedere questa squadra come si allena: nelle partitelle c’è tanta intensità e spesso finiscono 0-0 e vogliono continuare. Bisogna esaltare le prestazioni individuali in un contesto dove tutto l’insieme partecipa a non prendere gol e non solo la linea difensiva».

CANCELLIERI – «Cancellieri è un ottimo ragazzo e giocatore e avrà tempo per mettersi in mostra. Pedro si è allenato con noi nei 15 giorni mentre Cancellieri lo abbiamo avuto solo martedì. Deve imparare bene a fare la punta centrale, ha tutte le caratteristiche per farlo e impararlo. Siamo contenti, è un ragazzo sano e serio non c’è nessuna preoccupazione. Un po’ alla volta si porterà a fare il centrale e non l’esterno».

EUROPA LEAGUE – «Rappresenta il passaggio del turno. E’ una partita da ultima spiaggia, c’è da vincere e convincere e dobbiamo evitare quei down che si ha avuti nell’ultima prestazione europea».

Martusciello a DAZN:

PARTITA «Siamo ancora in una fase iniziale del campionato, dobbiamo avere risposte continuative. Non possiamo accontentarci di aver fatto 3 vittorie consecutive. Dobbiamo sempre tenere questo atteggiamento a prescindere dagli avversari».

MILINKOVIC«I calciatori sono tutti importanti, abbiamo il senso del gruppo, non c’è nessuno che si distingue dagli altri. Sergej è importante come Cataldi, come Romero, tutti permettono questo tipi di prestazione».

OBIETTIVI «Dobbiamo cercare di non accontentarci dei piccoli miglioramenti e di arrivare alla perfezione anche se nel calcio non esiste. Piedi ben piantati a terra ma tra 4 giorni c’è una partita importantissima. Quella di oggi è una partita importante, in Serie A non si può scherzare. Ogni gara ha le sue difficoltà, dietro c’è il precipizio come in Danimarca. Patric ha avuto un problema gastrico, non stava bene. Ho sentito Sarri, si è detto soddisfatto della prestazione».

Martusciello a Lazio Style Radio

CONTINUITÀ – «Molto piacevole questa sensazione di continuità che stiamo avendo. Serve avere sempre questo atteggiamento. Questa è una squadra che si allena bene ed è merito di tutti, anche di chi non scende in campo. Un plauso va dunque a tutti i ragazzi per come si impegnano. Questo ci fa capire che siamo sulla strada giusta».

PERCORSO – «Noi siamo qui da un anno e l’idea del mister è quella di avere sempre il predominio della partita. Molto spesso non ci si riesce e ci si fa il sangue amaro. Non ci si deve accontentare di queste tre vittorie, perché la vittoria è una conseguenza dell’atteggiamento. Serve migliorare ancora, perché anche oggi qualche piccolo difetto c’è stato».

GRAZ – «Ora dobbiamo pensare a giovedì, dopo la soddisfazione per questa vittoria. Non bisogna mai andare oltre e da domani si pensa alla prossima e alla difficoltà che presenta».

SARRI – «Il mister è determinante per il suo carisma e per come conduce. Lui è trent’anni che fa questo mestiere e da lui si può solo imparare. Io sono orgoglioso di essere un suo collaboratore».

MAESTRELLI – «Questi colori si tramandano e il ricordo di Maestrelli ne è l’emblema. Chi non l’ha conosciuto si renderà conto dell’importanza che ha rappresentato».

ESTERNI – «Quando sei chiuso in zona centrale, devi muoverti per vie esterne. Lazzari lo fa molto bene, grazie alla sua progressione. Oggi gli esterni hanno lavorato alla grande e siamo contenti di questo».

FELIPE ANDERSON – «Lui è un ragazzo di sensibilità estrema e ha volte sbaglia per timidezza. Pipe è molto attaccato all’ambiente e gli serve un po’ di carattere in più per esplodere definitivamente».

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