Le PAGELLE di Milan-Lazio: Parolo pasticcione, Djordjevic inadatto. Keita e Felipe schierati troppo tardi - Lazio News 24
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Le PAGELLE di Milan-Lazio: Parolo pasticcione, Djordjevic inadatto. Keita e Felipe schierati troppo tardi

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STRAKOSHA 6 – Viene gettato nella mischia da Inzaghi a causa di un problema accusato da Marchetti in fase di riscaldamento. L’inaspettato esordio nella «Scala del Calcio» non è fortunato: incolpevole in occasione del gol, spiazzato sul rigore del 2-0.

 

BASTOS 5 – Va in difficoltà quando Niang lo punta. Troppe volte distratto, è un netto passo indietro rispetto alle precedenti uscite. DAL 45’ KEITA 6.5 – Entra da subito in clima partita, si vede che ha voglia di strafare. Prova sempre l’uno contro uno e spesso riesce a trovare lo spazio per calciare, non riesce però ad essere decisivo nella finalizzazione.

 

DE VRIJ 6 – E’ l’unico nel reparto arretrato a non destare preoccupazione, ma oggi decidono gli episodi e sono tutti a favore dei rossoneri. Pulito e preciso nelle giocate, rischia solo una volta con Bacca e rimedia un giallo.

 

RADU 5.5 – Il Milan spinge poco nella sua zona ma, quando Suso affonda, il capitano di questa sera soffre sul piano della rapidità. Non fa mancare la grinta, anche se un suo intervento scomposto permette ai padroni di casa di chiudere anzitempo la gara.

 

BASTA 5.5 – Copre bene la sua zona, De Sciglio ci arriva solo una volta sul fondo. Servirebbe spinta anche in fase di attacco, il serbo non riesce a darla con continuità.

 

CATALDI 6 – Le chiavi del centrocampo biancoceleste sono di sua proprietà con l’assenza di Biglia. I difensori si appoggiano sempre su di lui per far ripartire l’azione, non ha paura di proporsi e smarcarsi. La maggiore differenza col «Principito» si nota nella battuta dei calci piazzati, troppi angoli battuti malamente. DAL 77’ LUIS ALBERTO SV

 

PAROLO 4.5 – La partenza è ottima, si vede spesso in zona offensiva. Purtroppo è da un suo clamoroso svarione che nasce il vantaggio del Milan. Al rientro dagli spogliatoi non è più nel vivo del gioco, la stanchezza si è fatta sentire.

 

MILINKOVIC 6 – E’ l’uomo più pericoloso nella parte iniziale della partita, riesce a trovare il tempo negli inserimenti partendo da fuori area. Donnarumma gli nega il gol con un ottimo intervento.

 

LULIC 5 – Generoso, macina chilometri sulla corsia di sinistra. Il bosniaco però non è preciso, sbaglia sempre il passaggio o il tiro decisivo.

 

IMMOBILE 5 – Le sorti dell’attacco dipendono dalle sue capacità, ci mette l’impegno ma è raramente supportato dai compagni. L’intesa con Djordjevic non si vede ancora, è costretto quindi a partire da lontano e di spalle alla porta. Il gol divorato a porta vuota sullo scoccare del 94’ è la dimostrazione di una serata in cui è andato tutto storto. 

 

DJORDJEVIC 4.5 – Riesce a trovare solo una volta la via del tiro, al quarto minuto di gioco, poi sparisce praticamente dal match. Non è capace a difendere palla, né a battere Romagnoli e Paletta nei duelli fisici. DAL 45’ FELIPE ANDERSON 6 – Insieme alla «Maravilla» danno uno scossone al match. Costringe De Sciglio a restare basso e salta con facilità il diretto avversario, sarebbe servito dall’inizio.

 

INZAGHI 5 – La squadra si mostra abbastanza ordinata e organizzata nei primi minuti, lo choc del gol subito rovina tutto. La scelta di lasciare in panchina Keita e Felipe Anderson si rivela sbagliata, il loro ingresso nella ripresa infatti lo ha dimostrato, i pochi capaci a provare la conclusione. Immobile è troppo isolato in avanti, non schierare gli unici due calciatori in grado di saltare l’uomo è un suicidio. La Lazio non soffre mai un pressing deciso, ci pensano gli episodio a chiudere la pratica. Ma se non hai nessuno che la butta dentro…

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