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Lazio, Vieri: «Birmingham è stata una notte fantastica»

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Il bomber per eccellenza, durante la diretta Instagram con ‘Er Faina’, è tornato a parlare della sua esperienza alla Lazio e non solo

Bobo Vieri, bomber per antonomasia, ha vestito la maglia della Lazio per un solo anno ma il club ed i tifosi gli hanno lasciato ricordi indimenticabili.

Oggi, durante la diretta Instagram insieme a Damiano ‘Er Faina’, ha ricordato i momenti lieti in biancoceleste: «Ricordo bene quella Coppa delle Coppe, abbiamo vinto l’ultima. Sono passati più di 20 anni, e quello fu un gol molto importante. Era una Lazio forte, devastante, c’erano grandi giocatori, giocatori veri e di qualità, di quelli che non si trovano più oggi. Era una Lazio di uomini veri. Perchè abbiamo perso quello Scudetto? Eheh (ride ndr). Diciamo che non lo so, abbiamo perso sei punti in due partite. Con la Juventus in casa dopo pochi minuti presi un palo interno, la palla uscì. Poi una traversa nel secondo tempo. La partita dopo il derby, tutta la difesa era squalificata. Infine abbiamo pareggiato a Firenze, dove c’era un rigore su Salas. Abbiamo perso partite stupide. Il giocatore più forte di quella Lazio? Partendo dalla difesa, Nesta e Mihajlovic. Non ci sono giocatori così in giro. Poi c’era Almeyda, un leone. Io e Salas davanti col Mancio, Boksic, Nedved, Conceicao, Favalli, Pancaro, Negro. Erano tutti fortissimi, con una qualità tecnica impressionante. Rimpianti per essere andato via prima dello Scudetto? Dopo è sempre facile dirlo. In quel momento, quando sono andato via, volevo andare a giocare con Ronaldo e quindi avevo quell’idea in testa. Potevamo essere la coppia d’attacco più forte del Mondo. Può sembrar giusto o meno. Sono scelte, a volte vanno bene altre male. Sono comunque stato contento per i miei ex compagni. Abbiamo vissuto delle emozioni incredibili insieme. Birmingham è stata una notte fantastica. Tanti di loro poi mi hanno raggiunto all’Inter con me. Alla Lazio comunque sono stato da dio. Lui una persona eccezionale, un grande gestore. Il tipico padre di tutti i giocatori. Si portò Mancini e Mihajlovic dalla Sampdoria, era davvero una bella persona. Eriksson diede un’anima a quella squadra. Non è facile gestire quei giocatori lì, con grande personalità. La Lazio ha vinto tanto, forse poteva vincere di più, qualche Scudetto, forse anche una Champions. La Lazio mi ha fatto perdere anche uno scudetto. Quel 4-2 me lo ricordo bene, perdere l’obiettivo all’ultima partita, psicologicamente ci ha spaccato in due. Dipendeva tutto da noi. Secondo me il campionato deve essere portato a termine. Un campionato bellissimo, erano anni che non si vedeva. La Lazio una società incredibile, Inzaghi sta facendo un gran lavoro. Immobile segna tutte le domeniche, gli altri sono di grande qualità. Quando hai questa rosa, e porti avanti un progetto da tanti anni, i risultati arrivano. La Juventus è di un’altra categoria come giocatori, però la Lazio non è lì per caso. Se ricorda la mia Lazio? Credo che la mia fosse ancora più forte. Cragnotti spendeva tantissimo. Questa è una Lazio che spende il giusto, senza esagerare. Compra i giocatori giusti, Tare è il direttore numero uno in questo momento. L’Inter è forte ed è lì anche se un po’ più indietro».

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