Lazio Juve, Giordano: «Coppa Italia? Ecco perché i biancocelesti non hanno passato il turno»
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Lazio Juve, Giordano: «Coppa Italia? Ecco perché i biancocelesti non hanno passato il turno»

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Lazio Juve, Giordano: «Coppa Italia? Ecco perché i biancocelesti non hanno passato il turno». Le parole dell’ex calciatore

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Bruno Giordano ha parlato della sfida di ieri tra Lazio e Juventus. Queste le sue parole:

PAROLE – «Criticare le scelte di Tudor? Il problema è stata la gara d’andata. Ieri la Lazio la partita l’ha vinta. La prestazione è stata buonissima, altroché. Normale che la Juve 3-4 occasioni le possa creare. La gara d’andata è il problema, certamente non ieri. Bravi i ragazzi nel rimettere la partita in piedi dominandola, non mi sento di guardare solo i lati negativi, anzi. I cambi? Ha visto la squadra stanca e ha messo consistenza. A volte è inutile rispondere ai tifosi, le stesse critiche le subiva Sarri. La partita l’hai vinta, punto. Il problema è il conteggio dei gol nei 180 minuti. La Lazio ha dato tutto.

C’erano tante assenze. Tudor ha spostato Guendouzi più avanti quando è entrato Vecino. Qualcosa può essere mancato, c’è stato anche uno sforzo notevole per rimanere sempre in partita, è normale non riuscire ad essere sempre continui sui 90 minuti. Poi ci sono gli episodi, come il gol di Milik. Prima la Lazio non aveva sofferto tanto, ricordo che comunque parliamo della Juventus. Brava la Lazio che l’ha messa sui binari giusti.

Castellanos è stato cattivo sotto porta, ma ha ancora qualcosa da migliorare. Gol bellissimi, ha dimostrato che tecnicamente c’è, eccome. Ha giocate da giocatore capace, se avrà bravura e fortuna anche sotto porta, può diventare importante. Io continuo a vederlo bene come seconda punta, dove oggi gioca Felipe o Luis Alberto. Aggressivo sui difensori e bravo nei contrasti. Forse la responsabilità di essere il terminale lo può condizionare. Il campionato ci dice che non è un grande goleador.

Tudor? Sembra ci sia empatia con i giocatori. Sembrava un sistema confusionario all’inizio, eravamo un po’ spiazzati. Prima si giocava più di posizione, adesso però il gioco è riconoscibile. Vediamo spostamenti e meccanismi chiari. Ci sono sincronie, la squadra da l’idea di seguirlo con molta concentrazione.

Isaksen? Ha scelto Pedro perché migliore sotto porta, poteva risolverla con una giocata. Forse l’avrebbe messo nei supplementari, anche se ultimamente sta giocando poco. Forse sta studiandolo per il futuro. Sa che è un investimento della Lazio, secondo me può giocare sulla trequarti e può convergere al centro. Queste cose si migliorano con il tempo».

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