Conferenza Sarri: «Lazio, reagisci! Questo non è il mio calcio»
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Conferenza Sarri: «Dobbiamo reagire dopo il Bologna, Inzaghi sta facendo bene da anni»

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Maurizio Sarri interviene in conferenza stampa, alla vigilia di Lazio-Inter, valida per l’ottava giornata di campionato. Inizio alle 15:00

Maurizio Sarri in conferenza stampa per presentare la sfida all’Inter di domani pomeriggio all’Olimpico. Il tecnico toscano può contare finalmente sull’intera rosa per quella che si preannuncia una gara spartiacque.

I biancocelesti dovranno riscattare la pesante sconfitta contro il Bologna prima della sosta, un 3-0 che ha minato la serenità del gruppo dopo la grande vittoria nel derby. Lazionews24 ha seguito per voi la conferenza LIVE. Ecco le sue parole.

SULLA SOSTA – «Difficile valutare la squadra quando ti alleni in 12-13 e gli altri sono con le Nazionali. Forse è un calcio che non mi appartiene più. Non siamo più di fronte a uno sport ma a uno show, dove si cerca di spremere soldi agli appassionati. Mi aspetto una reazione dagli uomini, più che dai calciatori. Contro il Bologna abbiamo fatto una partita da squadra superficiale, abbiamo preso gol in situazioni imbarazzanti, su cui avevamo lavorato tantissimo nel corso degli allenamenti.»

SU RADU – «Non mi aveva mai dato l’impressione di essere in buona condizione. Negli ultimi dieci giorni l’ho visto diverso. Lui stesso dopo il Covid mi aveva detto di avere più difficoltà nei recuperi.»

SULL’IMPORTANZA DELLA GARA – «Siamo in un anno di transizione, l’importante è avere una reazione e cercare di gettare le basi. L’obiettivo non può essere quello di giocare un calcio spettacolare, ora dobbiamo lavorare sulla solidità.»

SULLE CONDIZIONI DI IMMOBILE – «Forse stare fuori qualche giorno gli ha fatto anche bene.»

SULLA GARA DOPO LE NAZIONALI – «In queste gare c’è sempre un margine di rischio riguardo la concentrazione, quindi meglio giocare con l’Inter»

SU LUIS ALBERTO E MILINKOVIC – «Per il modo che abbiamo noi di difendere non possiamo permetterci che nessuno salti un movimento o perda intensità. A loro viene chiesto ciò che serve per giocare questo calcio. Vogliamo tenere la partita in mano, ma è inutile farlo se quando non l’abbiamo in mano prendiamo gol»

SUL TERRENO DELL’OLIMPICO – «Hanno risposto solo a me, a Mourinho non hanno detto nulla. Ma è inutile girarci intorno, è un terreno scadente»

SUL GRUPPO – «In tutti gli spogliatoi parlano sempre gli stessi due-tre giocatori, quindi è difficile capire cosa ci sia nella testa degli altri. Sicuramente è un gruppo che a volte pecca di superficialità. Poi tutti parlano del derby, ma la grande partita secondo me l’abbiamo fatta con il Lokomotiv. Siamo stati al 75% nella metà campo avversario, avevamo un palleggio bello pulito. Quello dev’essere il nostro obiettivo finale».

SU INZAGHI – «Agli scontri diretti tra allenatori credo poco, dipende dalla squadra che alleni. Ora lui è sulla panchina della squadra favorita, ha perso pochissimo rispetto all’anno scorso. Non posso parlare dell’Inzaghi uomo perché non lo conosco bene, ma è un allenatore che sta facendo bene da anni».

SUI DUELLI – «Non so ancora la formazione che schiererò io, ora mi interessa solo che la squadra abbia una bella reazione».

SULL’ASSENZA DI ACERBI –  «Nessuno ha preso in mano la situazione in questa linea difensiva, Luiz Felipe sta facendo il suo compito bene ma potrebbe elevarsi un po’ a conducente di questa linea. Non è semplice perché non hanno certezze su ciò che chiedo io, quando cresceranno da questo punto di vista sarà più facile tirare fuori la personalità»

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