Inzaghi: «Il destino mi ha voluto sulla panchina della Lazio. Derby? Vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi» - Lazio News 24
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Inzaghi: «Il destino mi ha voluto sulla panchina della Lazio. Derby? Vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi»

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La bella vittoria contro il Genoa ha proiettato la Lazio al terzo posto in classifica a un punto da Roma e Milan. Il successo contro i rossoblu ha mostrato ancora una volta una buona prestazione dei biancocelesti, giunti così all’ottavo risultato utile di fila. Soddisfatto mister Simone Inzaghi, che in mattinata è intervenuto sulle frequenze di Radio Anch’Io Lo Sport per un’intervista. Ecco le risposte del tecnico laziale:

 

Se non ci fosse stato il rifiuto di Bielsa lei non sarebbe qui… 
“Penso che tutti abbiamo un percorso, si vede che era destino. Io sono convinto di averla meritata questa panchina, anche se non sembrava così. La Lazio mi ha richiamato e ci avrei pensato due volte se fosse stata un’altra squadra, ma la Lazio è casa mia da 17 anni”.

 

Ha mai parlato del rifiuto dell’argentino con Lotito?
“No no, sono cose serie. Non mi va di scherzare su questo argomento. Avrei affrontato con la massima serenità qualsiasi cosa fosse successa. Sarei andato a Salerno senza problemi ed avrei fatto il massimo. Ora le cose vanno bene ma dovremmo fare il massimo per continuare su questa strada”.

 

Ha più chance di promozione il Venezia di tuo fratello Pippo o la Lazio di andare in Europa?
“Sono due imprese difficili per entrambe. Vincere in Lega Pro non è per nulla semplice, soltanto una squadra può ambire alla promozione diretta. Per adesso stiamo facendo bene entrambi, lui è in testa con due punti di vantaggio ma sarà difficile. L’avevo lasciata da calciatore e la sto ritrovando ora, è un campionato difficile”.


Immobile, Felipe Anderson e Keita compongono veramente un bel trio…
“Sono ragazzi che ascoltano. Keita e Felipe li conoscevo già, Immobile l’ho voluto fortemente e l’ho conosciuto quest’anno. È un ragazzo molto disponibile che si è fatto apprezzare da tutti. Hanno tanto talento e lo devono mettere a servizio della squadra in fase di non possesso. Non possiamo prescindere da loro in fase difensiva. L’hanno sempre fatto in queste prime partite”.


Wallace e Felipe Anderson ieri sembravano rispecchiare l’anima allegra della Lazio… 
“Ho rivisto la gara ieri sera. Mi è sembrato che ci diverissimo nel giocare. Loro sono sempre allegri e sorridenti. Wallace nelle prime partite ha giocato soltanto uno scampolo di partita a Bergamo, ma ha sempre lavorato nel migliore dei modi. Ha sfruttato la sua chance e ci sta dando tantissima solidità dietro”.


Come ci si sente ad essere il più famoso dei due Inzaghi, visto che da calciatori Pippo aveva tutti i riflettori su di sé?
“Sarà giovanissimo chi ha fatto questa domanda. Sono l’unico italiano ad aver fatto 4 gol in Champions, sono il miglior attaccante italiano in Champions con la Lazio che ne ha avuti tanti. Essendo il fratello di Pippo, qualsiasi altro giocatore sarebbe alla sua ombra. Era un attaccante incredibile, ha sgretolato ogni record”.


Biglia andrà via?
“Penso e spero di no. So che sta trattando con la società per il proloungamento. Voglio che rinnovi perchè in Europa giocatori come lui nel suo ruolo non ce ne sono. Sarebbe una perdita importante, è il nostro capitano”.


State programmando qualche intervento sul mercato?
“Adesso abbiamo prima cinque partite difficilissime. Dobbiamo rimanere concentrati sulle vicende di campo. Per quanto riguarda il mercato di gennaio avremo del tempo per parlarne. Perderemo Keita, che è un giocatore importantissimo ma ci faremo trovare pronti, vedremo il da farsi”.


Questa Lazio può ambire alla Champions?
“Siamo una squadra giovane, che ha ancora margini di crescita. Abbiamo giocatori importanti fuori e possiamo migliorare. Dobbiamo cercare di arrivare a Natale nella parte alta, non abbiamo un calendario semplice”.


Il suo pensiero sul derby?
Ne ho fatto diversi nel settore giovanile. Dallo scorso anno che mi stanno chiedendo di fare nel migliore dei modi questa gara, so quanto ci tengono i tifosi e vogliamo regalargli una grande soddisfazione”.


Come giudica Felipe Anderson finora?
”É molto generoso, si mette sempre al servizio della squadra. Mi ascolta e si sacrifica quando cambiamo modulo. Al di là del talento mi ha colpito per la sua umiltà”.


Un giudizio su Parolo?
“Sta facendo benissimo, una partita meglio dell’altra. Siamo la squadra che ha mandato in goal 13 giocatori diversi ed è un paradosso che lui non abbia ancora trovato il gol. Sono convinto che lui potrà fare l’allenatore, in campo sa sempre dove mettersi e come aiutare la squadra. È diventato titolare in nazionale meritatamente”.


Perchè i giovani stranieri vanno subito in prima squadra?
“Io ho avuto la fortuna di allenare molti ragazzi che ho lanciato nelle giovanili. So quello che mi possono dare e non gli ho regalato nulla. Stanno giocando perchè lo stanno meritando, mi creano delle difficoltà nelle scelte. In questo mi sono ispirato a Materazzi, l’allenatore chemi ha lanciato al Piacenza. Nonostante avessi davanti giocatori più esperti, con un passato glorioso alle spalle, mi ha schierato subito titolare dopo un ottimo ritiro”.


Riguardo allo Scudetto 1914-15, cosa ci dice?
“Qui a Roma se ne parla tanto. Vedremo come finirà, ieri abbiamo vinto lo spareggio (ride, ndr)”.

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