Giordano a Radiosei: «Sarri? Una persona che parla di lazialità e va via senza neanche salutare i tifosi è scorretto»
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Giordano a Radiosei: «Sarri? Una persona che parla di lazialità e va via senza neanche salutare i tifosi è scorretto»

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Giordano, l’ex biancoceleste analizza la situazione della Lazio soffermandosi su Sarri e su Tudor approdato nella capitale

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Bruno Giordano si è soffermato sul presente e sul passato della Lazio vale a dire Sarri e Tudor rilasciando queste considerazioni a riguardo

PAROLE – Chiedo all’ambiente di giudicate Igor Tudor in base a quello che farà sul campo e ai risultati che otterrà, oltre che alle prestazioni della squadra. Si chiude il ciclo Sarri e da lui mi aspettavo, dopo l’interruzione del rapporto, un pensiero, una lettera, un messaggio da rivolgere ai tifosi biancocelesti. Ha parlato di lazialità, ha fatto riferimento a Maestrelli, non dire nulla ora mi è sembrato una scorrettezza

Mi auguro che la squadra possa apprendere subito il metodo e le idee del nuovo allenatore. Non sarà facile visto che per tre anni hanno lavorato su concetti diversi. All’inizio gli si chiede di creare buoni rapporti con lo spogliatoio e con l’ambiente. Mi aspetto un lavoro pieno di entusiasmo, ecco mi aspetto porti entusiasmo visto l’importante occasione che avrà. Non è una cosa da tutti i giorni allenare la Lazio. Dai calciatori mi aspetto che facciano i calciatori, lasciando fuori tutto il resto

Luis Alberto non ideale per il gioco di Tudor? Io credo che sei predisposto al sacrificio, poi il tecnico ti premia. La cosa importante è non voltare le spalle. Non è un problema di modulo o gioco, ma di applicazione. Magari a Luis Alberto chiederà di marcare un giocatore meno prestante, insomma una soluzione si trova se c’è la testa. Se vuoi fare qualcosa la fai. Per quanto riguarda i difensori, ho l’impressione che quello che potrebbe avere più difficoltà è Patric. Gila mi sempre predisposto alla marcatura a uomo, Casale già ha fatto quello che chiederà Tudor, mentre Romagnoli è di un altro livello rispetto agli altri. Lui può giocare con qualsiasi allenatore

Immobile? Il calcio è strano e bello, nulla è prevedibile e quello che è accaduto a Frosinone con il cambio Immobile-Castellanos è un esempio. Per il futuro dipende da lui. Se resta con l’idea di far crescere la squadra o lo stesso Castellanos, accettando anche un ruolo part-time, mettendo a disposizione del gruppo il suo trascorso alla Lazio, sarebbe un valore aggiunto. Dipende da lui capire che i tempi stanno cambiando. Ovvio che possa rosicare, ma funziona così per tutti, è fisiologico. Se accettasse questa nuova ottica potrebbe essere una bella risorsa per tutta la Lazio. È difficile, ma a volte accorciare un po’ la carriera per amore di quello che hai fatto e per quello che sei, può aprirti anche una strada futura da dirigente. Sarebbe bello come concetto e come. I rapporti con Lotito? Se c’è la volontà ci vuole poco per ricucire

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