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Focus – Europa League, alla scoperta del Siviglia

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Sorteggi Europa League: sarà il Siviglia l’avversario della Lazio ai sedicesimi di finale. Alla scoperta della squadra di Pablo Machín

Ai sedicesimi di finale di Europa League, la Lazio affronterà il Siviglia. Questo l’esito dei sorteggi avvenuti oggi a Nyon. Un avversario tra i più temibili per i biancocelesti, arrivati al sorteggio in seconda fascia dopo il secondo posto ottenuto nella fase a gironi della competizione. La squadra andalusa, invece, ha concluso al primo posto nel proprio gruppo a pari punti col Krasnodar e davanti a Standard Liegi e Akhisarspor. Gara d’andata in programma a Roma giovedì 14 febbraio 2019, ritorno a Siviglia una settimana dopo, il 21 febbraio.

Siviglia, la Capitale dell’Andalusia

Capitale della Comunità Autonoma dell’Andalusia, Siviglia è posizionata nel sud-ovest della Spagna e, con circa 690mila abitanti, è la quarta città più popolosa della nazione. Siviglia sorge sulle sponde del fiume Guadalquivir e, grazie ai suoi monumenti e alla sua vita notturna, è una delle città con maggior interesse turistico della Spagna. Tra i luoghi più rappresentativi troviamo la Cattedrale che, per ampiezza dell’aula, risulta il più grande edificio cristiano di tutta la Spagna (e il terzo d’Europa); di grande richiamo è la torre campanaria della Cattedrale, detta ‘Giralda‘, originariamente antico minareto della preesistente moschea. Tra i monumenti emblematici della città troviamo anche la Torre dell’Oro, posta sulle sponde del fiume Guadalquivir con l’antica funzione di sorveglianza e oggi ospitante al suo interno il museo navale. Molto rappresentativa è poi anche l’Arena della Real Maestranza, all’interno della quale si svolgono corride dalle festività pasquali fino a ottobre.

Il Sevilla Fútbol Club

Il Sevilla Fútbol Club nasce nel 1890 e, dopo il Recreativo Huelva (1889), è il secondo club più antico della Spagna per fondazione. I colori sociali sono il bianco e il rosso e il simbolo è uno scudo svizzero che all’interno presenta 4 raffigurazioni: nella parte superiore sinistra sono raffigurati i 3 santi della città andalusa, San Isidoro, San Fernando e San Leandro (da sinistra verso destra), i quali sono presenti anche nello stemma della città; San Fernando è seduto su un trono dorato, sormontato da un baldacchino di porpora, con una corona d’oro sulla testa, una spada nella mano destra ed il mondo in quella sinistra. Ai lati del re si possono notare i due vescovi, che impugnano un pastorale dorato con la mano destra e indossano una mitra sul capo. Nella parte superiore destra sono sovrapposte 3 lettere (S, F e C) che stanno per Sevilla Fùtbol Club. In posizione centrale, è visibile un “balón leonado”, un pallone di cuoio. Nella parte inferiore, infine, sono visibili 6 fasce verticali bianche che si alternano a 5 fasce verticali rosse, ad indicare i colori sociali del club.

Sevilla Fútbol Club, il palmares

Il Siviglia conta in bacheca un titolo nazionale, 5 Coppe del Re, una Supercoppa di Spagna, 5 Coppe Uefa/Europa League e una Supercoppa Europea. Dopo vari successi a livello regionale tra gli anni ’10 e ’20 del ‘900, il club andaluso ottenne il primo successo a livello nazionale nel 1935 con la Coppa del Re, poi rivinta nel 1939; nel 1946 arrivò il primo titolo nazionale con la vittoria della Liga. Dopo decenni attraversati da varie retrocessioni in Segunda Division (una anche per inadempienze economiche negli anni’ 90), il Siviglia ritrovò smalto a livello nazionale e internazionale tra il 2005 e il 2007: in queste due stagioni il club andaluso conquistò, nell’ordine, la sua prima Coppa Uefa (2006, 4-0 in finale contro il Middlesbrough), una Supercoppa Europea (pochi mesi dopo battendo 3-0 il Barcellona), un’altra Coppa Uefa (vittoria ai rigori sull’Espanyol), una Coppa del Re contro il Getafe (2007) e una Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid (2008). Gli ultimi successi del club andaluso sono soprattutto in Europa, meglio ancora in Europa League: dopo la vittoria della quinta Coppa di Spagna nel 2010 (sull’Atletico Madrid), il Siviglia si è messo successivamente in cattedra con la vittoria di tre Europa League consecutive tra il 2014 e il 2016; in ordine, il club biancorosso, guidato da Unai Emery, vince le tre competizioni consecutive battendo Benfica, Dnipro e il Liverpool. Con questi successi, il Siviglia detiene il recordo di vittorie in Coppa Uefa/Europa League (5).

Siviglia, lo Estadio Ramón Sánchez Pizjuán

Lo stadio del Siviglia è il ‘Ramón Sánchez Pizjuán‘, così denominato in onore di un avvocato sivigliano che fu presidente del club tra gli anni ’30 e ’50. Con una capienza di circa 45.500 posti fu costruito sul finire degli anni ’50 e inaugurato nel 1958. L’impianto sorge nel quartiere Nérvion della città, posizionato a est del centro cittadino. Il ‘Ramón Sánchez Pizjuán’, nella sua storia, ha ospitato tra l’altro la finale di Coppa dei Campioni del 1986 tra Steaua Bucarest e Barcellona e la semifinale della Coppa del Mondo 1982 tra Germania Ovest e Francia.

Il Siviglia di Pablo Machín

Allenato dalla scorsa estate dal 43enne Pablo Machín, il Siviglia si pone tra le squadre in corsa per il titolo nella Liga spagnola. Secondo in classifica a tre punti dal Barcellona, il club biancorosso è imbattuto da quasi due mesi in campionato e vanta il secondo miglior attacco (29 reti) e la terza miglior difesa (-16) della Liga dopo sedici gare. Squadra compatta e quadrata, è solita giocare con un sistema oscillante tra il 3-4-1-2 e il 3-4-3; nella rosa del Siviglia troviamo molti giocatori di spicco, alcuni dei quali con un passato nella nostra Serie A: ecco i difensori Simon Kjaer, Sergi Gomez, il laterale Aleix Vidal, i centrocampisti Maxime Gonalons (ora infortunato) e Ever Banega, i trequartisti Pablo Sarabia e Franco Vasquez, fino agli attaccanti Promes, Nolito, Ben Yedder, André Silva e Luis Muriel. Capitanata dal laterale destro Jesus Navas, ecco la formazione titolare del Siviglia:

SIVIGLIA (3-4-1-2): Veclik; Kjaer, Carriço, Sergi Gomez; Navas, Banega, Mesa, Arana; Sarabia; Ben Yedder, André Silva.

 

 

 

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