AURONZO DAY 5 - Acerbi: «L'ambiente è sano, c'è entusiasmo. Champions? Dipende solo da noi! Su Vavro...» - VIDEO
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AURONZO DAY 5 – Acerbi: «L’ambiente è sano, c’è entusiasmo. Champions? Dipende solo da noi! Su Vavro…» – VIDEO

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Al termine della seconda amichevole del ritiro di Auronzo di Cadore, Francesco Acerbi ha risposto alle domande nel corso della conferenza

Al termine della seconda amichevole del ritiro di Auronzo di Cadore, la sfida contro la Top11 Radio Club 103, Francesco Acerbi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nel corso della conferenza stampa:

Ambiente più sereno rispetto alla scorsa stagione?

Quest’anno vedo molta complicità tra di noi, c’è entusiasmo per affrontare questa nuova stagione. Stiamo lavorando ottimamente, con grande qualità ed intensità. Area serena, con molta serietà e professionalità quando ci alleniamo. 

Se la Lazio resta quesra, maggiore accreditata al quarto posto?

L’anno scorso volevamo fare qualcosa in più. Dipende da noi, dalle nostre ambizioni, da quello che vogliamo dare. Le qualità sono indiscusse. Ognuno di noi deve tirare qualcosa in più e dare una mano. Le qualità per fare un grande campionato ci sono. 

Qualcosa che mancava lo scorso anno e che comincia ad esserci?

Per adesso vedo molta serietà, stiamo lavorando bene. E’ l’inizio del ritiro, e ci si diverse, si impegna. Poi man mano, quando iniziano le gare ufficiali, lì voglio vedere. Com’è iniziato quest’anno, si spera che sia pieno di grande soddisfazioni. 

Leader in meno di una stagione, quanto ti fa piacere? 

Da una vita che mi chiamano leone, fa piacere essere leader. Cerco sempre di dare il massimo, di migliorarmi, di mostrare sempre di voler giocare ed essere all’altezza. Non bisogna mai sedersi e bisogna sempre avere nuovi obiettivi. Champions? Deve essere uno stimolo, guai a chi non ce l’ha dentro. 

Giudizio sui nuovi arrivati?

L’anno scorso anche io sono arrivati e mi hanno fatto inte3grare subito. I nuovi li abbiamoa ccolti benissimo. Vavro è un ottimo elemento, molto attento, cerca di migliorarsi, e questo è tantissimo per la sua giovane età. E’ sveglio, siamo qui per darci una mano a vicenda. Lui, come Jony, come Bobby, hanno tutto il tempo per migliorare, hanno l’età dalla loro parte. 

Filotto di sconfitte nello scorso campionato. Come si cura la psiche di una squadra? Già dal ritiro si può partire per cambiare la testa?

Dipende proprio da noi stessi e dal percorso che si vuole fare, anche all’interno di sè. Vado da uno psicanalista per diventare un uomo ed un professionista migliore. Il gruppo è sano, ha ottimi giocatori, ha uno staff che ci aiuta, ci consiglia. E’ un ambiente sereno, questo è importante. Sta a noi decidere le sorti delle partite. Con Chievo, Sassuolo e Spal potevamo fare qualcosa di importante, ed invece qualcosa non è funzionato. Bisogna capirlo dietro di noi. La Lazio non può finire ottava, cercheremo di lottare per i posti che ci competono.

I leader cosa possono fare?

Parlo poco, cerco di farlo con il lavoro, con l’impegno sul campo. Bisogna dare l’esempio sul campo, i giovani devono venirci dietro. Cerchiamo di dare sempre consigli ai più giovani. E’ un insieme di tante cose. 

Domanda di Immobile, spettatore della conferenza: Mi reputi giovane o vecchio?

GIovanissimo (ride, ndr). 

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