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Lo sfogo di Minala: «Tutti mi criticavano, ho pensato di ritirarmi»

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La rivincita di Joseph Minala: ecco l’intervista in cui parla di passato, presente e futuro

Non è stato accolto benissimo al suo arrivo a Salerno, oggi però Joseph Minala è un punto fermo del centro campo granata. Una sorta di rivincita per il centrocampista camerunense, reduce da almeno due stagioni non esaltati fra Bari e Latina. Ecco cosa ha spiegato per i microfoni di Otto Channel: «Fa piacere ricevere tanti complimenti dai tifosi, ora tocca a me dare continuità. Vengo da un anno e mezzo difficilissimo, sono stato criticato senza poter dimostrare le mie potenzialità. In pochi hanno preso in considerazione il fatto che avevo problemi seri al tendine e ho rischiato di interrompere anzitempo la mia carriera. Bollini conosceva benissimo la situazione, io non ho esitato un secondo ad accettare: in passato ho rifiutato altre proposte perché non ero al top e sarebbe stata una mancanza di rispetto verso un presidente che spendeva soldi per me. Lui è stato sincero, mi ha fatto capire che la Salernitana era davvero una buonissima squadra ed effettivamente pochi sono più forti di noi. Ho accettato volentieri, se oggi faccio il calciatore a livello professionistico lo devo a Bollini. Dopo un anno e mezzo difficile avevo bisogno di questo tipo di fiducia, mi ha lanciato una sfida e sono felice che la stiamo vincendo assieme. A Salerno mi sto rilanciando, mi sento bene e sono felice. Voglio a tutti i costi questi play off».

FUTURO – Testa al presente, il domani resta ancora un’incognita: «Posso dire quello che farò oggi, non ciò che accadrà domani. Il mio futuro è allenarmi per conquistare un posto da titolare in vista della trasferta di Terni, un campo notoriamente difficile per tutti. Con la società parleremo a bocce ferme». E sull’ironia legata all’età di Minala: «Non vivo in Italia da un mese, ma da 9 anni: ho frequentato la scuola italiana, ho studiato e ho fatto la vita normale come tutti i ragazzi. So di quest’ironia sulla mia età: c’è stata un’indagine, hanno fatto dei test e sono un ragazzo del 1996, stop. Se ci fosse stato qualche problema, non sarei stato tesserato per una squadra importante come la Lazio. Pensiamo alle cose serie e andiamo avanti».

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