Flaminio Lazio, c'è ottimismo per la conclusione dell'operazione. Le ultime sul possibile nuovo stadio biancoceleste
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Flaminio Lazio, c’è ottimismo per la conclusione dell’operazione. Le ultime sul possibile nuovo stadio biancoceleste

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Flaminio Lazio, il progetto ritorna al centro della scena dopo le aperture registrate nelle scorse settimane. Lotito spera di poter chiudere in poco tempo

Il progetto Flaminio Lazio torna al centro della scena con un entusiasmo rinnovato. Dopo mesi di attesa e trattative complesse, la società biancoceleste ha ottenuto importanti segnali di apertura che permettono al club di fare un passo decisivo verso la realizzazione del nuovo stadio. Il team di professionisti selezionati da Claudio Lotito ha infatti ripreso a pieno ritmo il lavoro sul piano di riqualificazione dell’impianto, alla luce degli sviluppi maturati nel recente incontro avvenuto a Palazzo Senatorio tra il presidente laziale e il sindaco Roberto Gualtieri.

Proprio durante quel confronto è arrivato il via libera più atteso: la richiesta della Lazio di ottenere il diritto di superficie dell’area del Flaminio per 99 anni è stata giudicata giuridicamente percorribile dall’Avvocatura Capitolina. Un passaggio cruciale, perché consente al club di acquisire di fatto l’impianto attraverso un contratto privato, aprendo così a un nuovo scenario operativo. È un cambio di passo decisivo nella lunga vicenda Flaminio Lazio, che da anni vive di stop, vincoli tecnici e ostacoli burocratici.

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Ora il pool di professionisti incaricato da Lotito dovrà procedere alla revisione del progetto iniziale, aggiornandone alcuni aspetti tecnici e funzionali per rispondere alle indicazioni ricevute dal Campidoglio. Solo al termine di queste modifiche sarà possibile depositare ufficialmente il progetto preliminare negli uffici comunali, primo vero step di un iter ancora complesso ma finalmente instradato.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, una volta presentato il progetto preliminare dovranno passare almeno due mesi. Si tratta del tempo necessario per permettere ad eventuali terze parti di proporre progetti alternativi per l’area. Se in questo arco temporale non dovessero emergere nuovi soggetti interessati, si potrà procedere con la conferenza dei servizi preliminare, incaricata di esprimersi sull’interesse pubblico dell’intervento e sull’ammissibilità dell’iniziativa agli occhi dell’Assemblea Capitolina.

Superato questo snodo, la Lazio potrà finalmente presentare il progetto definitivo per l’avvio della conferenza dei servizi decisoria. Sarà questo l’ultimo e più delicato passaggio, poiché dovrà stabilire se il nuovo stadio riuscirà a superare i vincoli imposti dalla Soprintendenza, da sempre uno degli ostacoli principali del dossier Flaminio Lazio.

Nonostante il percorso resti lungo e articolato, la sensazione è che la telenovela dello stadio stia vivendo una svolta decisiva. Per la prima volta dopo anni, il futuro del Flaminio come nuova casa della Lazio appare realmente possibile.

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