Scudetto 1915, Avv. Mignogna: «I diritti della Lazio furono calpestati»
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Scudetto 1915, Avv. Mignogna: «I diritti della Lazio furono calpestati»

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L’Avvocato Mignogna continua la sua battaglia per far assegnare lo Scudetto del 1915 alla Lazio: oggi ha chiarito ulteriormente la situazione

Lo Scudetto del 1915 continua ad essere un argomento di forti discussioni nel mondo del calcio: la Lazio merita l’assegnazione del titolo e, a favore di questo, Gian Luca Mignogna si sta battendo duramente. L’avvocato, ha rilasciato oggi un’intervista per l’emittente di stato olandese, NOS Netherlands. Ecco le sue parole:

«Sin dall’infanzia ho collezionato almanacchi, annuari e libri statistici e storici. È così che ho scoperto che c’era qualcosa che non andava. La storiografia dice che tra il 1919 e il 1921 la Federazione Italiana assegnò il titolo del campionato al Genoa. Questo però non è vero. L’Annuario Ufficiale della Figc del 1927, ad esempio, afferma semplicemente che la stagione era stata sospesa. Quindi non è possibile che fosse stata nominato un club campione nazionale. A mio avviso, il titolo del 1915 doveva essere assegnato ex aequo alla Lazio e al Genoa, le due squadre che molto probabilmente avrebbero giocato la finale per il campionato nazionale. Ma la Federazione Italiana inizialmente ha chiesto ulteriori prove. Con un gruppo di storici, come moderni archeologi moderni ci siamo impegnati nella ricerca. Nel 2017 abbiamo inserito tutto in un libro: «Lo Scudetto Spezzato: Storia di un Campionato mai terminato», che oggi però andrebbe ulteriormente aggiornato. Tutte le decisioni sono state rinviate fino a quando non è stato trovato un successore del presidente federale Carlo Tavecchio. Successivamente, il neo-presidente Gabriele Gravina ha nominato una nuova commissione nel giugno 2019. Abbiamo consegnato il nostro Dossier composto di 3.000 pagine e ci aspettavamo che fosse presa una decisione all’inizio del 2020. Ma poi è scoppiata l’emergenza del coronavirus».

Mignogna spera vivamente che questa stagione non finisca in un incubo, come nel 1915:

«La ripresa potrebbe anche essere una distrazione piacevole per gli italiani. Ma la salute viene prima di tutto, pensa l’avvocato. Nessuno può prevedere per quanto tempo rimarremo nella morsa del coronavirus. Ma un giorno questa stagione di Serie A potrà ripartire. E la Lazio avrà grandi possibilità per conquistare il suo terzo scudetto. O meglio: il quarto».

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