Roma, Pallotta sconsolato: «Ho investito molto, ma nessun trofeo vinto»
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Roma, Pallotta sconsolato: «Ho investito molto, ma nessun trofeo vinto»

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Il presidente James Pallotta ha scritto una lettera ai tifosi della Roma: i rimpianti e le promesse per il futuro giallorosso

E’ un James Pallotta triste quello che nelle ultime ore ha dedicato la lettera ai tifosi della Roma. Tanti rimpianti, ma anche tante promesse con uno sguardo positivo al futuro. Nessuna resa per il patron giallorosso, che spera un giorno possa il suo club riuscire a vincere un trofeo. La squadra infatti non è ancora riuscita a dedicargli una gioia, anzi, durante la sua presidenza ha ottenuto la sconfitta più pesante nella storia del derby capitolino (26 maggio 2013): «Sono rimasto in silenzio nelle ultime settimane – si legge sul sito ufficiale romanista – ma ci sono alcune cose che sento di dover affrontare. Stiamo lavorando duramente per riorganizzare alcune aree del Club e per risolvere alcuni problemi, che solo di recente sono giunti alla mia attenzione. Sono convinto che prima di questa stagione, almeno negli ultimi quattro o cinque anni, abbiamo allestito squadre molto competitive e desiderose di vincere. Ci siamo qualificati con regolarità in Champions League. Abbiamo battuto alcuni record, ma non è stato sufficiente per vincere un trofeo. Questo è un mio grande rimpianto, perché alla fine il motivo per cui sono qui è vincere trofei, allestire una squadra e creare un’atmosfera che rendano ovunque orgogliosi i tifosi della Roma».

QUESTIONE DE ROSSI«Per quanto riguarda l’articolo pubblicato giovedì su Repubblica, ho letto alcuni passaggi quando mi sono svegliato alle 5 di ieri mattina e li ho definiti “cazzate”. Dopo aver letto tutto il servizio, e dopo aver sostenuto una lunga e assai dettagliata conversazione con uno degli estensori del pezzo, ritengo che alcune parti siano vere e altre parti chiaramente non corrette. Mea culpa. Alcuni aspetti di questo articolo hanno messo in cattiva luce Daniele De Rossi: non è giusto, perché Daniele per diciotto anni è stato un guerriero per la Roma. Lui merita rispetto e io l’ho sempre rispettato. Potremmo aver avuto qualche divergenza di opinione su come si è chiusa la sua carriera da giocatore della Roma, ma non intendo affrontare questo aspetto pubblicamente. Questo resta tra me e Daniele».

LE POLEMICHE DEI TIFOSI«Penso che non ci sia dubbio sul fatto che alcune persone esternamente amino le polemiche e vogliano causare problemi a questa squadra. Vogliono che alla Roma vada tutto a put****. Si preoccupano dei loro obiettivi personali, piuttosto che della squadra o dei veri tifosi. Ed è per questo che continuano a fornire notizie negative ai giornalisti, nel tentativo di sensazionalizzare screzi o problemi ordinari che possono accadere nella quotidianità del Club o dello spogliatoio».

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