Pagelle Lazio-Inter 0-2: Marusic regala il vantaggio a Lautaro. Bene Rovella, Immobile…- VOTI
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Pagelle Lazio-Inter 0-2: Marusic regala il vantaggio a Lautaro. Bene Rovella, Immobile…- VOTI

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Pagelle Lazio Inter: i voti ai protagonisti del match valido per la sedicesima giornata del campionato di Serie A

Provedel 6: Non può nulla sul retropassaggio suicida di Marusic quando cerca di murare (inutilmente) Lautaro Martinez con un’uscita disperata. Incolpevole anche sul raddoppio di Thuram quando la propria difesa si “perde” anche il funambolico francese. Sempre attento, conclude una partita accorta e priva di sbavature.

Lazzari 5: Duello a tutta velocità con Dimarco che incendia la corsia esterna dell’Olimpico. Dialoga bene con i propri centrocampisti e talvolta cerca la galoppata in area avversaria. Si adagia al torello nerazzurro nella seconda frazione di gioco (un leitmotiv valido per i colleghi). Pensante e ingenuo il rosso per proteste verbali che gli costerà la trasferta di Empoli. 

Casale 6: L’ex Hellas Verona ha il difficile compito di frenare il miglior attacco della Serie A. Ironia del destino entrambi i gol della squadra di Inzaghi arrivano per disattenzioni dei compagni. Thuram non è un cliente facile, ma lui riesce quasi sempre a contenerlo.

Gila 5.5: Stesso copione del connazionale spagnolo. Si fa sentire su Thuram quando deve e fa lo stesso per Lautaro Martinez. Si prende un rischio clamoroso per corregge uno stop sbagliato con la mano e viene “graziato” da Maresca (e var).

Marusic 5: Il suo retropassaggio regala il vantaggio di Lautaro vanificando un primo tempo giocato su ottimi livelli. Un vero peccato perchè come spiegato la partita inanellata dal terzino è stata tutt’altro che disastrosa, il declino della sua Lazio inizia proprio dall’errore, che sta notte non lo farà dormire. 

Guendouzi 5.5: Partita anonima e anomala per l’ex Marsiglia. Il mediano è solito esaltarsi contro big e squadre fisiche, eppure questa sera non è riuscito a lasciare la sua impronta. Da capire dove iniziano i suoi demeriti ed iniziano i meriti dell’Inter che gli costruisce una gabbia in quella zona del campo. Assente ingiustificato. 

Rovella 6.5: Prestazione ampiamente sufficiente per l’ex centrocampista della Juve. Tanti passaggi (nello stretto e non) con i colleghi, senza commettere errore alcuno. Tenta la super involata palla al piede a inizio secondo tempo, quando Sommer gli nega il gol della domenica.
(dal 75’ Cataldi 5.5: Fa peggio del suo predecessore, ma come per le altre sostituzioni di Sarri compie il suo ingresso sul terreno di gioco quando i meneghini sono in pieno controllo). 

Kamada 5: Il nipponico lamentava un maggiore minutaggio e Sarri lo accontenta mandandolo in campo dal 1’. L’approccio al match non è dei peggiori, ma col passare dei minuti scompare dai riflettori salvo poi finirci nuovamente per alcuni errori piuttosto banali. Il giapponese pecca di personalità e soccombe sotto l’attacco del centrocampo interista col passare dei minuti.
(dal 65’ Luis Alberto 5.5: Entra al posto di uno spento Kamada e l’Inter sigla il raddoppio nemmeno un minuto dopo. Per il resto la sua valutazione è pari a quanto prima menzionato per Cataldi). 

F. Anderson 5.5: Torna titolare dopo una serie di panchine inanellate consecutivamente. La sua performance però non supera la sufficienza ed è figlia di una prima frazione di gioco piuttosto convincente e di una ripresa decisamente sottotono. Il brasiliano si accende solo a folate, mettendo di rado in difficoltà il muro lombardo. Esce con qualche fischio.
(dall’80 Castellanos S.V: entra a sorpresa al posto di Felipe Anderson evitando la solita staffetta con Immobile. Al suo ingresso in campo però, il match è già deciso). 

Immobile 5: Re Ciro vince il ballottaggio con Castellanos e si guadagna una maglia da titolare. La scelta non ripaga il tecnico con l’ex Torino che esce sconfitto nel duello a distanza con l’omologo Lautaro e quello ravvicinato con l’ex Acerbi. Tanto, tantissimo lavoro per i suoi, tutta fatica non ricambiata con i palloni effettivamente toccati che si contano sulle punta delle dita di due mani. 

Zaccagni 6: Tornato in pianta stabile nel tridente titolare viene raddoppiato dalla marcatura menghina non appena tocca il pallone. Corre, scalcia e si mette a disposizione per i filtranti dei compagni. Le sue giocate donano alla Lazio imprevedibilità contro un’Inter ben posizionate in campo dal proprio condottiero. Come per il prima citato Kamada scompare dal gioco nel secondo tempo, fino al momento del cambio.
(dal 75’ Pedro 5: Entra e non incide. Lo scacchiere di Inzaghi domina la sua metà di partita certo, ma lui fa poco o nulla per mettersi in evidenza, rendendo la sua sostituzione inutile se non dannosa visto quanto palesato da Zaccagni). 

All. Sarri 5: La sua Lazio va a due velocità, quella della prima e della seconda frazione di gioco. Come ampiamente raccontato la debacle di Marusic manda in fumo un primo tempo pressoché dominato. I capitolini hanno comunque il grosso peso di una mancata reazione allo svantaggio subito, spalancando le porte al successo interista. La differenza di condizione fisica tra i padroni di casa e ospiti nella ripresa deve far riflettere, al di là delle diverse potenzialità e del differente tasso tecnico presente nelle due panchine questa sera. 

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