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Campionato

PAGELLE Crotone Lazio – Correa marziano, Leiva diga, Scida espugnato VOTI

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I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la ottava giornata di campionato tra Crotone e Lazio.

La Lazio brilla nella pioggia di Crotone e porta a casa tre punti fondamentali, ecco le pagelle della nostra redazione della partita dell’Ezio Scida disputatasi alle 15.

REINA – Dà grande sicurezza e nella prima frazione non è chiamato a parate. Sicuro in presa su Benali, Petriccione, Reca. Esulta ai gol della Lazio come fosse parte del gruppo da un decennio. Sicurezza. VOTO 6,5

PATRIC – Si perde Simy al 12’ troppo facilmente, mette al centro un cross interessante per Fares e in tackle rende innocue diverse imbucate per il centravanti dei pitagorici. Secondo tempo di sostanza e grande attenzione. VOTO 6,5 – dal 78’ HOEDT – Benissimo in tackle ruvido su Dragus, entra in campo con buona convinzione per sfruttare la chance concessa dal tecnico. All’85’ anticipa Riviere in grande stile. Ottimo ingresso. VOTO 6,5

ACERBI – Torna al centro della retroguardia dopo aver fatto il terzino destro nelle ultime uscite biancocelesti e il centrale dei quattro in nazionale. Chiude a metà primo tempo un corridoio pericolosissimo con una scivolata magistrale. Giganteggia nella ripresa, e quando si stufa di essere perfetto a difendere, prova anche ad attaccare. Mura qualsiasi cosa passi dalle sue parti, confermandosi gigante. VOTO 7

RADU – Il più intimorito dal nubifragio, cerca sempre di spazzare via la sfera senza badare all’estetica, e talvolta si perde in controlli semplici. Comunque efficace, ma nella ripresa commette una serie. Poco attento nel finale nei duelli aerei, dove rischia sovente il fallo in area, ma tiene botta con grande vigore. VOTO 6

LAZZARI – Nuovamente dal 1’ dopo un mese burrascoso causa Covid, si proporrebbe con costanza in avanti ma la metà dei palloni che gli vengono recapitati nella prima frazione vengono fermati dal campo semi-impraticabile. Avrebbe una ghiotta chance a metà della prima frazione, ma la sfera è preda di una pozzanghera. Nella ripresa è servito poco spesso e male. Un po’ scolastico nei cross, ma corre come un dannato per tutta la partita. VOTO 6

PAROLO – Pennella un grande assist per Immobile e sfiora la rete al 35’, ma è gladiatorio a buttarsi su tutti i palloni vaganti in mezzo al campo. E’ un classe ’85 ma negli inserimenti offensivi è ancora un fattore. Prende un giallo nel recupero della prima frazione e viene sostituito al break. Grande partita. VOTO 7 – dal 45’ AKPA AKPRO – Entra bene come al solito, ma poi al 65’ serve un cioccolatino a Immobile che in area piccola sciupa. Strappa e riparte che è una meraviglia, recupera palloni a non finire e si fa sempre sentire in mezzo al campo. VOTO 7

LEIVA – Rientra dal primo minuto ed esce benissimo dalla pressione, abbinando quantità e qualità. Quando Vulic gli rifila un calcione e viene richiamato dalla panchina avversaria gli si legge chiaramente dalle labbra del brasiliano: “Stai seduto”. E’ il 6 a mettere a sedere con puntualità l’avversario di turno, risultando costante per tutta la gara. Nell’ultima mezz’ora fa da diga praticamente da solo. Prende un giallo assolutamente immeritato da un arbitro fiscale. Una ripresa da giocatore di altra categoria. VOTO 8

LUIS ALBERTO – Al centro del tormentone in settimana per un’uscita altamente infelice infelice, si scusa nel pre-gara e Inzaghi non rinuncia alla sua classe cristallina. Sciupa di testa al quarto d’ora, ma dipinge anche tra le pozzanghere, e premia a metà ripresa l’inserimento di Caicedo che si divora un gol clamoroso. Rende tutto davvero troppo facile, si becca un giallo agli sgoccioli di match, quando è visibilmente stanco. VOTO 7

FARES – Prende il giallo al 26’ per un fallo inutile e lampante. Migliora in fase difensiva, prima del break sfiora la prima gioia in maglia biancoceleste. In crescita soprattutto mentale. VOTO 6 – dal 45’ MARUSIC – Commette qualche errore di troppo ma gioca una ripresa tutto sommato ordinata, senza spingere più di tanto ma contenendo senza patemi. VOTO 6

CORREA – Con l’Argentina ha inusualmente riposato, le condizioni sono le peggiori per uno col suo bagaglio tecnico, ma la sua classe è più forte di tutto. Crea il panico e salta sietematicamente il diretto avversario, mandando al manicomio la difesa calabrese. Quando accelera, il rivale è ammonito tutte le volte. Fa un gol strepitoso, che non aggiunge nulla ad una prestazione che in Spagna chiamerebbero – in positivo- “tremenda”. VOTO 8 – dal 61’ CAICEDO – Torna sul luogo del delitto, dove sciupò uno o due potenziali gol-Champions nel maggio 2018, si mangia un altro gol clamoroso al 71’. VOTO 5

IMMOBILE – Tra critiche bizzarre, tamponi altalenanti, gene N e polemiche, risponde come ha sempre fatto, cioè col gol, che oggi non può che essere in tuffo. Caparbio nel tenere il pallone e fornire a Correa l’assist del secondo gol biancoceleste. Al 65’ non riesce a fare tris con lo scavetto a tu per tu con Cordaz. VOTO 7,5 – dal 75’ ANDREAS PEREIRA – Ultimo quarto d’ora per l’ex Manchester United, che prova a giocare in modo frizzante ma non riesce a mettersi in grande mostra. La qualità però c’è, e si vede. VOTO NG

SIMONE INZAGHI – Lazio quadrata e con enorme grinta, la squadra torna a mantenere la porta inviolata: l’ultima volta era accaduto all’esordio a Cagliari. Nelle difficoltà la sua Lazio conferma ancora una volta di esaltarsi. VOTO 7

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