2013
Numeri e stastiche: nelle ultime cinque gare solo la Sampdoria ha fatto peggio della Lazio
La Lazio perde la seconda gara consecutiva in casa, raccoglie 2 punti nelle ulime quattro partite ed è a ridosso dalla zona retrocessione. Questi numeri sono davvero inquietanti. Stastiche che, nell’edizione odierna, Il Corriere dello Sport, ha analizzato:
60 – Gli anni da quando il Napoli non segnava quattro reti allo Stadio Olimpico. Era il 18 ottobre 1953, i partenopei vinsero 0-4 grazie alle reti di Vitali, Jeppson (2) e Granata. L’ultima vittoria a Roma era datata 26 ottobre 2008.
9 – I punti in meno rispetto l’annata precedente. I biancocelesti, dopo 14 giornate, erano in quinta posizione a quota 26 punti, e a soltanto 6 punti dalla Juventus capolista. Ora, sono fermi a quota 17, a meno 20 dalla capolista che è sempre la squadra di Conte. Così pochi punti non si vedevano dalla stagione 2009/10.
4 – Gli anni che i biancocelesti non prendevano 4 gol in una gara casalinga. La sfida contro la Juventus di Supercoppa non viene considerata in quanto giocata su “campo neutro”. L’ultima squadra in grado di fare 4 gol a Roma, fu il Cagliari di Allegri con in porta Federico Marchetti, era il 25 gennaio 2009 e i sardi si imposero a Roma per 1-4, con due rigori sbagliati da parte di Rocchi e Zarate.
3 – I punticini raccimolati da Petkovic nelle ultime cinque gare, dalla vittoria con il Cagliari del 27 ottobre scorso. Solo la Sampdoria ha fatto peggio, con solo 2 punti.
3 – Le volte che la Lazio guidata da Petkovic, ha incassato 4 fischioni: 0-4 a Catania, 4-0 in Supercoppa, 4-1 nella seconda giornata, sempre contro i bianconeri.
3 – Ancora il numero 3. Stavolta, ad indicare le reti segnate da Pandev alla sua ex squadra, dove ha giocato per 5 stagioni. E’ la prima volta che Pandev segna e poi la sua squadra batte la Lazio: le prime due volte, rispettivamente con l’Inter nel 2010 e Napoli 2012, i capitolini vinsero in entrambe le occasioni, per 3-1.
2 – Le reti messe a segno dall’unica nota lieta della serata: Keita Balde Diao. Al secondo gol in Serie A, quando la carta d’identità recita solo 18 anni.
