Nanni: "A Firenze ho visto una squadra unita e concentrata. Biglia è il leader di questa Lazio" - Lazio News 24
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Nanni: “A Firenze ho visto una squadra unita e concentrata. Biglia è il leader di questa Lazio”

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Di seguito i lanci dell’intervista realizzata a Franco Nanni da “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda dalle 10 alle 13 dal lunedì al sabato sugli 88.100 FM di Elleradio:

 

Sulla vittoria di Firenze

“Alla Lazio serviva un qualcosa in più sul piano del temperamento, quello che si è visto finalmente nella trasferta di Firenze. Ho visto la squadra finalmente concentrata e a disposizione dell’allenatore, un’unità di intenti fondamentale, che ha fatto la differenza. La Lazio in alcune partite precedenti era mancata di compattezza. Solo unita la squadra potrà superare le difficoltà che ha incontrato finora e riuscire a interpretare in campo le indicazioni di mister Pioli. Ho visto un Keita particolarmente brillante. Questo ragazzo inizia ad essere consapevole delle proprie qualità. A mio avviso quando la squadra gira anche gli elementi più in difficoltà trovano giovamento. Si è visto con Mauricio, che a mio avviso resta un buon giocatore, anche se deve frenare la sua irruenza, entra con troppa “fame” sugli avversari”.

 

Su Biglia e Milinkovic-Savic

“Biglia è un leader, un giocatore dalla grande esperienza internazionale che offre tanta sicurezza ai compagni di squadra. Un regista raffinatissimo che ha come unico difetto una velocità di esecuzione non immediata: in questo deve essere aiutato dai giusti movimenti dei compagni. Milinkovic-Savic ha un fisico notevole e una buona destrezza con la palla al piede. Mi sembra un giocatore che a dispetto della giovane età ha saputo immediatamente interpretare bene il calcio italiano, mostrando freddezza in momenti decisivi delle partite, come a Firenze”.

 

Su Felipe Anderson

“E’ un giocatore che mi piace tantissimo, ma secondo me nel primo quarto d’ora di partita si capisce se è in giornata o no. Se non gira meglio toglierlo, ma quando è ispirato ha una qualità che non solo nella Lazio, ma in tutto il calcio italiano si vede raramente. Rispetto allo scorso anno gli avversari hanno saputo fronteggiarlo meglio, il calcio italiano è sempre pronto a prendere le contromisure ai nuovi talenti”.

 

Sul mercato

“A mio avviso mancano un mediano incontrista in grado di far rifiatare un po’ Parolo e un difensore di qualità vista la prolungata assenza di De Vrij. Sono queste le due priorità del momento”.

 

Sull’equilibrio di questo campionato

“Il calcio è bello proprio per questo, non c’è mai nulla di scontato. Nessuno si aspettava una partenza simile da parte della Juventus, né la qualità del Napoli, che l’anno scorso aveva deluso, o della Fiorentina. Senza considerare rivelazioni come Sassuolo ed Empoli, che dal punto di vista del gioco non hanno nulla da invidiare alle grandi. Il Sassuolo a tratti mi ricorda la Lazio del ’74, gioca con la forza dei nervi distesi. Anche alla Roma non si pensava si potesse arrivare a mettere Garcia in discussione, ma sono situazioni che nel calcio si vedono spesso”.

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