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Matuzalem: «Totti? I fuoriclasse sono altri. E su Klose…»

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Francelino Matuzalem è tornato a parlare della sua esperienza alla Lazio e della sua avventura con la maglia del Miami

L’ex centrocampista biancoceleste Francelino Matuzalem ai microfoni di Radio Incontro Olympia è tornato a parlare della sua esperienza alla Lazio. Il brasiliano risponde così a chi gli dice che ha avuto sempre un carattere “molto caldo” in campo: «Nella mia carriera ho fatto tante belle cose, ma avrei potuto fare di più. Potevo essere più maturo in determinate occasioni e ora cerco di insegnare questo a mio figlio. La gomitata a Jimenez in Lazio-Cesena è stata una reazione a un suo tentativo di darmi un pugno, nessuno mi aveva visto ma la TV sì. Mi è dispiaciuto perché ero in un buon momento di forma e ho preso tre giornate. Brocchi? Io non ho niente da nascondere, non ho problemi con lui. Dopo la partita l’ho chiamato e lui mi ha detto che non era colpa mia. Ma il caos lì lo creò Baronio che scrisse una frase su Twitter inappropriata. Quando ero alla Lazio, noi chiedemmo di far reintegrare in rosa Ledesma perché serviva: da lì in poi Baronio ha cambiato atteggiamento. Con Brocchi è tutto ok, mi è dispiaciuto che si è fatto male ma io non ho problemi con lui. Di quella Lazio là sento solo Foggia e Sculli, ma il mondo del calcio è particolare». 

NESTA – «Nesta è la storia della Lazio e con i biancocelesti ha vinto lo scudetto. La verità è che lui era molto dispiaciuto del suo addio, però è un tifosissimo della Lazio – spiega Matuzalem -. A Miami ha possibilità di crescere, lì a differenza dell’Italia ti danno tempo per migliorare. Nel tempo che ho passato con lui lo ho visto determinato, diventerà un grande allenatore anche in Serie A. Mi ha emozionato essere guidato da un grande campione».

TOTTI – «Ho giocato con Baggio, grande persona e straordinario calciatore. Credo che è stato l’ultimo vero numero 10 del calcio Italiano. Totti è un ottimo giocatore, ma i fuoriclasse sono altri. Ha fatto la storia ci mancherebbe, ma se parliamo di giocatori spettacolari non c’è paragone. Come Baggio non c’è mai stato, i suoi numeri e la sua classe».

KLOSE«I laziali ricordano sempre quel gol e il mio assist. Fu molto importante per loro più del mio gol in Supercoppa Italiana, ogni tifoso che mi ferma, mi ricorda quel gol. Io l’ho passata a Miro e non vedevo l’ora che tirava, alla fine piazzò il pallone da grande campione e fu una vera gioia». 

LA LAZIO DI INZAGHI – «Inzaghi già si vedeva che sarebbe diventato un grande allenatore, già quando era con gli allievi, mi piace come gioca e ha un attacco fortissimo. Felipe Anderson? Penso che è un po’ timido. Con lui ho passato pochissimo tempo. Ha tutto per diventare un fuoriclasse, deve essere continuo e più convinto del giocatore che è. Ha bisogno di grande fiducia, ha le capacità per essere fortissimo ed è sulla strada giusta. quando è in giornata a volte è devastante, mi ricorda un po’ Hernanes. Biglia? Un ottimo centrocampista, si vede la differenza quando lui non gioca, fa girare la squadra, mi piace molto e assomiglia un po’ Ledesma». 

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