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Lazio Women, Giulia Ferrandi: «La vittoria con il Parma è stata fondamentale, ora abbiamo il destino nelle nostre mani»

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Lazio Women, la calciatrice biancoceleste esterna la sua gioia per l’andamento stagionale della squadra di Grassadonia e non solo

Ai microfoni di San Marino RTV ha parlato Giulia Ferrandi, la quale esterna la sua gioia per la vittoria con il Parma e il primato con la Lazio Women, e rilascia a riguardo queste parole.

PAROLE – È stata una domenica molto importante per noi, anche se ancora non fondamentale. Tre punti che valgono tanto, lavoriamo ininterrottamente da luglio e stiamo facendo qualcosa di davvero importante passo dopo passo. È un campionato apertissimo, lo sapevamo dall’inizio. Ci sono squadre davvero strutturate e preparate, la classifica non mente. Abbiamo in mano il nostro destino, saremo noi a deciderlo. La stiamo affrontando come se fosse una finale dopo l’altra e ci sta dando ragione. Domenica abbiamo una gara importantissima contro un Verona determinato dopo la sconfitta contro il Cesena, faremo di tutto per farci trovare pronte

CARRIERA – Ho 31 anni e ancora oggi mi sveglio sempre col sorriso perché faccio il lavoro più bello del mondo. Non me lo sarei aspettata, se dovessi guardare alla me bambina. La maglia della Lazio è un grande orgoglioÈ un club che sta investendo tanto sul calcio femminile e ne siamo riconoscenti, non è scontato. Proveremo con tutte le nostre forze a rispondere presente a quello che la società ci ha chiesto dal primo giorno. Ho tanti bei ricordi nella mia carriera, a partire dalla vittoria del campionato dello scorso anno, anche se contro la Lazio. Era la squadra più forte, ma ha vinto la voglia di arrivare. La maglia del Napoli purtroppo porta ancora oggi dei pregiudizi, ma i ricordi sono bellissimi. Ora bisogna ripetersi, farò di tutto per portare gli stessi risultai anche con la Lazio. La Fiorentina? Giocare per club professionistici con il maschile alle spalle cambia dal giorno alla notte

CAMPIONATO – Negli ultimi anni si è visto un cambiamento costante, un miglioramento del campionato. Anche contro l’ultima in classifica ci si trova a giocare contro squadre che non lasciano nulla al caso. Contro il Parma sapevamo sarebbe stata equilibrata, è una squadra organizzata. Alla fine abbiamo portato a casa i tre punti sfruttando al meglio le occasioni che abbiamo avuto. Abbiamo dichiarato sia noi che loro l’intento di vincere il campionato, lo dimostrano anche le due rose. Questa volta abbiamo vinto noi, ma c’è ancora un girone di ritorno che non sarà facile né scontato. Non voglio espormi troppo perché non spetta a me, ma penso sia molto triste vedere un campionato di Serie A a dieci squadre e uno di B a sedici squadre con una sola promozione. Considerando tutte le partite che facciamo, è un po’ pochino

PLAYOFF –  Il fatto è che non si gioca ad armi pari, basti pensare al numero di straniere che una squadra di A può mettere in distinta rispetto a una di B. È una differenza abissale, non credo sia corretto che possa avere tutto questo vantaggio la squadra di A nonostante sia già professionista rispetto a noi che siamo dilettanti. Mi assumo le responsabilità di ciò che dico. In ogni caso non sarà scontata la partita dei play-off: si è alzato il livello, il divario non è così ampio. Non ci sono risultati scontati anche nel nostro campionato, fa gola fare la prestazione contro le prime della classe. Si vede ogni domenica, contro squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato ma provano in tutti i modi a metterci in difficoltà

TERNANA – È una società organizzata, che ha investito molto, con un grande allenatore e ragazze che non mollano mai. Stanno raccogliendo il lavoro fatto, ma vanno considerate anche Parma e Cesena. Nella Ternana ci sono tante ex Lazio, un po’ lo percepiamo come derby. Si è giocato poche settimane fa, abbiamo combattuto tanto. È divertente confrontarsi con squadre preparate e con voglia di vincere. Ti danno anche un’idea del punto a cui sei. Si vede costantemente quanto stia cambiando questo campionato e quanto il livello si sia alzato. Chi viene allo stadio difficilmente dice di essersi annoiato, anzi riscontrano una passione che sta mancando nel calcio maschile. La passione fa la differenza: fai trasferte lunghissime, torni e hai voglia di tornare al campo con le compagne

SOCIETÀ –  I club sono interessati e stanno investendo, si sente e si vede come rispetto e visibilità. Sta cambiando il movimento, dagli sponsor a ogni altro aspetto. Il calcio femminile avrebbe bisogno di un programma a medio-lungo termine per valorizzare ciò che stiamo facendo. I club stanno mettendo tanto, da ogni punto di vista. Ma c’è bisogno che la Federazione programmi qualcosa anche con emittenti importanti per dare visibilità e concederci ciò che meritiamo. Non chiediamo questioni economiche, ma le stesse tutele che ci sono in Serie A femminile. Speriamo possano arrivare anche in Serie B, non cambia il nostro lavoro. La cena di Natale? Lotito ci ha fatto tanti complimenti, c’è costantemente e si sente il suo sostegno come quello del direttore. È una cosa che ci rende tranquille e che allo stesso tempo ci porta la giusta pressione per affrontare tutto con la giusta testa

Alla me bambina direi di giocare a calcio perché è veramente qualcosa che ti fa sentire vivo, che ti fa programmare la vita e ti rende una persona migliore. Anche se trovo un pallone per strada dopo due ore-due ore e mezzo di allenamento voglio giocarci. Vedere le compagne gioire, sentirti vivo: per questo vale la pena. Sicuramente oggi una bambina è più avvantaggiata, ha possibilità di crescita. Dieci o quindici anni fa era diverso, sono contento che oggi le più piccole possano ambire a qualcosa di importante e a un percorso uguale a quello di un bambino. Queste piccole lotte sono le chiave per far sì che tutto vada migliorandosi

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