Lazio, Lotito: «Se la gente va in fabbrica, perchè non ci si può allenare in un ambiente sano?»
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Lazio, Lotito: «Se la gente va in fabbrica, perchè non ci si può allenare in un ambiente sano?»

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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto sulle frequenze della radio ufficiale: ecco il suo intervento

Il presidente Claudio Lotito è intervenuto sulle frequenze ufficiali di Lazio Style Radio per fare ufficialmente il punto sulla questione allenamenti e chiarire la sua posizione:

«Io volevo sottolineare che nessuno vuole prendere sotto gamba la salute dei cittadini e dei propri addetti ai lavori. I fatti mi stanno dando ragione sull’esame seriologico, uno screening importante, per farlo abbiamo fatto arrivare tutto il materiale dalla Cina perchè il tampone non basta. Quello che ho sempre sostenuto è che tutte le attività lavorative, possono essere espletate purchè munite dei mezzi di prevenzione. Chi fa ad esempio le pulizie nei reparti sanitari, non per forza deve contagiarsi. Non capisco perchè un atleta, con una condizione fisica monitorata 24h, con un fisico abituato ad allenarsi due volte al giorno anche, non possa allenarsi. Così si mette in una condizione di decadimento anche delle potenzialità fisica. Noi facciamo uno screening preventivo, un tampone, il calciatore è inserito in un centro altamente sanificato – che abbiamo già fatto – evitando qualsiasi possibilità di contagio. Gli atleti hanno condizioni fisiche più forti, nessun giocatore è stato ricoverato. Perchè non ci si può allenare? Con un protocollo medico scientifico, qualsiasi atleta può allenarsi senza compromettere la propria salute o di chi gli sta accanto, visto che è chiuso nel centro.

Sono per il rispetto pedissequo delle norme emanate dallo Stato, ma in questo caso non c’è una valutazione scientifica sul rispetto di un certo protocollo che possa compromettere la salute degli atleti. Prima gli allenamenti erano possibili, siampo stati i primi a sospenderli poi mi sono adeguato alla linea generale. L’allenamento non è un atto ludico, è un atto lavorativo. La gente lavora nelle fabbriche, perchè i calciatori non possono allenarsi in una condizione sicura? Ho personale che tutti i giorni lavora in ospedali con malati di Covid. Nessuno è stato contagiato perchè abbiamo le mascherine, i test seriologici da oltre un mese e mezzo, gli occhiali, i guanti. Misure adottate da un pezzo, non capisco perchè evitare la rirpesa degli allenamenti. Non c’è una base medico scientifica per impedire ai calciatori di svolgere la propria attività.

Formello? Vogliamo far capire ai giocatori che sono in un grande club per poter svolgere la loro preprarazione in un’armonia ambientale, per provare l’orgoglio di appartenenza. Vogliamo farli sentire in una grande famiglia che ha a cuore la qualità della loro vita e di chi gli sta intorno. Valutarli nella globalità per allenare il fisico e la mente, giocatori al centro dei nostri pensieri e interessi 24h dal punto di vista morale, comportamentale ed atletico. Da noi, il merito è la cosa più importante. La posizione va conquistata col sacrificio per apportare valore al gruppo».

 

 

 

 

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