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Lazio Iran, Hamid: «La vita qui è difficile, ma l’amore per la squadra vince tutto». E sullo stadio vuoto…

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S.S. Lazio Iran: in esclusiva a Lazio News 24 Hamid Pashaei, membro del fan club, esprime il suo amore sulla squadra capitolina. Poi manda un messaggio ai tifosi che contestano il presidente Lotito

Scontri per interessi economici e religiosi, bombardamenti sulla popolazione civile, mani stanche e sanguinanti, molte zone dell’Iran vivono ancora oggi purtroppo l’incubo della guerra. Da queste parti però c’è gente che nonostante le difficoltà non molla, ha la forza di combattere e continua a svolgere i propri compiti di quotidianità umana. A Theran, così come a Mashhad, la vita non è semplice ma, nascosta con amore in un cassetto, riusciamo a trovare una sciarpa biancoceleste. E’ di Hamid Pashaei, uno dei membri del club «S.S. Lazio Iran», che noi della redazione di Lazio News 24 siamo riusciti a contattare per farci raccontare della sua grande passione. Prima di correre a lavoro, questo speciale tifoso riesce a dedicarci un po’ del suo tempo e si presenta così: «All’interno del gruppo sono il membro che si occupa delle relazioni pubbliche. Seguo da tempo la Lazio, squadra di calcio diventata molto popolare in Iran durante l’era del presidente Cragnotti. Come me infatti un sacco di bambini e adolescenti si sono avvicinati alla società in quel momento. In passato non ero a conoscenza della presenza di altri tifosi laziali qui nel mio paese, ma con l’ascesa di Internet e in particolare di Facebook, ho avuto modo di trovarne molti. Prima di allora, alcuni di noi si erano già conosciuti a vicenda su un forum, ma quando abbiamo creato il gruppo social nel 2011, sempre più appassionati di Lazio iraniani si sono iscritti. Qui in Iran, come nella maggior parte delle altre parti del mondo, club come Juventus, Milan, Inter e anche Roma (chiamata ironicamente ‘Riomma’, ndr) hanno una base di fan più grande della Lazio. Perciò ritengo fondamentale avere creato questo circolo, ci permette di dimostrare l’attaccamento e la fedeltà alla nostra amata squadra».

I tanti chilometri di distanza da Roma e le diverse ore di fuso orario rispetto all’Italia non sono motivi validi per non seguire i match. Hamid spiega come si organizza il club: «Le partite importanti contro le grandi squadre di solito vengono trasmesse in diretta sulla TV nazionale, ma per le altre gare dobbiamo cercare lo streaming. Non è facile perchè la velocità e la qualità della connessione internet qui non sono per nulla ottimali. Alcuni di noi infatti guardano i match in replica, qualche giorno dopo, sui vari canali Youtube».

In questo momento ci sono circa 100 membri che hanno aderito al fan club S.S.Lazio Iran e sono sparsi in diverse parti della Nazione asiatica: «Noi di solito oragnizziamo un paio di incontri durante l’anno, ed è da 4 anni consecutivi che ci riuniamo ogni 9 gennaio per celebrare l’anniversario della fondazione. In diverse occasioni alcuni ex giocatori laziali sono venuti in Iran per giocare partite di beneficenza, e tutti noi ci siamo recati in aeroporto, hotel, e allo stadio per incontrarli e salutarli. Ad esempio, circa 3 anni fa si è svolta una gara delle “Milan Legends” e tra i loro calciatori c’erano Giuseppe Pancaro e Massimo Oddo. E’ stata un’esperienza meravigliosa averli conosciuti e, dopo un paio di giorni, anche Lazio Style Radio ci ha chiamati per parlarne. Con grande sorpresa hanno contattato in onda anche Pancaro e ho avuto la possibilità di parlare con lui! In un’altra occasione ex stelle della Liga sono venuti in Iran, abbiamo incontrato Fernando Couto e Gaizka Mendieta».

In Asia ci sono altri Lazio fan club (Indonesia, Singapore, Thailandia, ecc…). Anche i ragazzi iraniani sono in rapporto con loro: «Sì, siamo in ottime relazioni. Il continente è comunqe molto vasto, poi non è così facile come in Europa recarsi da un paese all’altro. Così, purtroppo, non abbiamo ancora avuto la possibilità di incontrarli».

Hamid infine spiega cosa significa sostenere questo simbolo e questi colori, in seguito rivolge un messaggio ai tifosi capitolini: «La maggior parte delle persone in Iran vive in cattive condizioni e deve lavorare molto duramente per poter vivere, ma il nostro amore verso il Lazio va aldilà di ogni difficoltà. Dal momento che la maggior parte di noi si è affezionato alla squadra durante l’adolescenza, siamo certi che resterà per sempre nei nostri cuori e continuerà ad essere parte integrante delle nostre vite. Quando vediamo i biancocelesti giocare in uno stadio vuoto, ci dispiace perché ci piacerebbe essere su quei gradoni e dare tutto solo per assistere ad una gara all’Olimpico. Credo che la Curva Nord e anche altri laziali a Roma non apprezzano abbastanza il fatto di vivere così vicino al club, la possibilità di riempire lo stadio ogni volta che vorrebbero. So che tanti di loro si oppongono alla gestione dell’attuale presidente, Claudio Lotito, e preferiscono lasciare stadio vuoto per continuare la loro protesta. Penso però che questo non fa altro che penalizzare gli uomini di Inzaghi. Lazio è Lazio, non importa chi sono i giocatori, chi è l’allenatore o chi è il presidente, è l’amore per la squadra ciò che conta e va sempre sostenuta».

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