Lazio Amarcord, Adani: «Almeyda non era un calciatore normale»
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Lazio Amarcord, Adani: «Almeyda non era un calciatore normale»

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Matias Almeyda non era un centrocampista qualsiasi, parola di Daniele Adani

Interessante aneddoto riportato dalla pagina Facebook Different People Style su Matias Almeyda, ex centrocampista biancoceleste. «Leggenda narra che i medici della Lazio fossero increduli mentre il nuovo acquisto, arrivato dal Siviglia, svolgeva le visite mediche. C’era un piccolo problema: non andava in affanno. I medici non sapevano che quell’argentino aveva polmoni giganti e sangue indio nelle vene. Un indio che diventò il miglior recupera-palloni della Serie A.  Faceva reparto da solo e sembrava essere in ogni zona del campo dando l’illusione che di Almeyda ce ne fossero tre o quattro in campo. Un uomo squadra in grado di meritarsi uno degli striscioni più belli di sempre, “Tutti per uno Almeyda per tutti”». La pagina riporta poi una breve ma significativa dichiarazione di Daniele Adani sul classe 1973 di Azul, suo ex compagno ai tempi dell’Inter: «Almeyda andava il doppio degli altri per forza della natura, per anima e palle che gli permettevano ciò».

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