Grassadonia: «Le pressioni salgono, ma chi gioca alla Lazio deve essere brava a gestirle»
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Grassadonia: «Le pressioni salgono, ma chi gioca alla Lazio deve essere brava a gestirle»

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Grassadonia: «Le pressioni salgono, ma chi gioca alla Lazio deve essere brava a gestirle». Le parole del tecnico della Lazio Women

Intervistato ai microfoni di Lazio Style Channel, il tecnico della Lazio Women Gianluca Grassadonia ha parlato della situazione della squadra e della sua carriera. Ecco le sue parole.

PAROLE– «È un bel percorso delle ragazze, abbiamo il piacere di essere in solitaria in classifica. Dipende tutto da noi. Le pressioni salgono, ma chi gioca alla Lazio deve essere brava a gestire le pressioni. Aver lavorato con Del Neri al Chievo mi ha aiutato tanto. Ancora di più vedere gli allenamenti di mister Sarri mi aiuta a migliorare. Tutti i componenti della Femminile dedicano tanto tempo alla Lazio. L’obiettivo è ben chiaro e abbiamo tanti margini di miglioramento. Ho la fortuna di lavorare con uno staff importante. La società ha investito sullo staff. A seconda dei giorni lavoriamo a 360 gradi, soprattutto sulla tattica. Le ragazze hanno tanta voglia di imparare e di migliorare».

DIFFERENZE- «Differenze tra donne e uomini? Tante. Le donne hanno una sensibilità diversa e conoscenze un po’ indietro rispetto a quelle degli uomini. La Lazio però è sempre davanti a tutto e tutti. Io ho voluto un gruppo di 20 calciatrici di movimento perché non voglio dispersioni. La gestione non è semplice, ma ho grande competitività nei ruoli ed è una fortuna. La squadra sta crescendo bene. A volte abbiamo un approccio sbagliato, ma è un campionato che si decide in primavera. Penso che anche nel maschile, la testa ha un ruolo predominante. Con le calciatrici abbiamo lavorato sulla mentalità. La squadra deve essere sempre propositiva, deve sempre fare la partita in modo aggressivo. Cerchiamo sempre di avere la soluzione a qualsiasi tipo di problema. Il movimento calcistico femminile è in grande evoluzione. Mancano dei settori giovanili, è un percorso lungo, però bisogna investire e trovare gli allenatori giusti che riescano a far crescere le ragazze».

PROSSIMA SFIDA– «Il Cesena ha vinto le ultime 6, è molto organizzata, fa bene le due fasi, è molto aggressiva. L’abbiamo vista e studiata, ma sono convinto che conosciamo l’importanza della gara. Cerco di fare le cose sempre al meglio. Noi siamo molto coccolati dalla società, siamo fortunati. Conosciamo l’ambizione della società e abbiamo il desiderio di andare in alto. Sicuramente aver fatto il calciatore prima, e avere avuto grandi allenatori, mi ha aiutato. Io ho accettato la sfida che mi ha proposto il direttore Fabiani e cercherò di portarla avanti il meglio possibile per il nostro sogno».

CARRIERA E ALLENATORI– «Il calcio è molto dinamico. Per me che vivo Formello, ho la possibilità di studiare Sarri che è di una disponibilità unica. C’è sempre da crescere e da migliorare, poi a giugno si vedrà se rimarrò o se tornerò al maschile. Ma ora mi sto divertendo molto. Vita privata? Solo calcio. Studio Sarri e guardo partite, è la mia vita. Ho cominciato nell’88 nel professionismo poi ho iniziato presto con le giovanili della Salernitana. Ora ho accettato questa nuova sfida. Il calcio è cambiato tanto, è in continua evoluzione. Io non dimentico ciò che mi hanno lasciato gli allenatori. Zeman? Un grande, personaggio unico ».

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