Maestrelli: «Ieri emozione unica. Ho un sogno per questa stagione»
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Maestrelli: «Ieri emozione unica. Ho un sogno per questa stagione»

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Massimo Maestrelli è tornato sulle emozioni vissute ieri allo stadio Olimpico. Queste le parole del figlio dell’allenatore del primo scudetto

Massimo Maestrelli è tornato sulle emozioni vissute ieri allo stadio Olimpico. Queste le parole del figlio dell’allenatore del primo scudetto, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Radio.

RACCONTO – «Quello che è successo ieri è stato bellissimo per contesto, atmosfera e per quanto successo. Si tratta di un qualcosa di raro nel calcio di oggi. Ancora oggi sono molto emozionato. La mia gioia è aver portato i miei figli e i miei nipoti. Alcuni di loro hanno giocato a calcio, ma quanto vissuto ieri ha dato ancora maggiore consapevolezza. Hanno capito ancor di più chi era il loro nonno. Io voglio sempre ringraziare mio padre per la scelta che ha fatto, mentre loro sono nati laziali».

RISPETTO – «Mio padre è stato capitano della Roma per tre anni e rispettava i romanisti. Al di là di qualche piccola polemica, c’è sempre stato grande rispetto per lui, persino sui social».

EMOZIONI – «Io non mi aspettavo un qualcosa di così maestoso. Non pensavo a un taglio del nastro. Un po’ mi sono bloccato, ma i miei figli accanto mi hanno dato una grande forza. Poi Rao e Zaccheo mi hanno chiesto di fare il giro del campo. Mi sentivo un po’ fuori luogo. Però poi ho preso coraggio. Era come se conoscessi tutte quelle persone, che mi hanno detto cose bellissime. Poi ho visto quella bandiera con mio papà rappresentato e non ho resistito a sventolarla. Avrei voluto sventolarla per tutta la partita. Insomma, tantissime emozioni».

RICORDI – «Molto spesso papà ci usava come amuleti, magari quando le cose non andavano benissimo. Papà si girava verso la tribuna, verso mamma e noi scendevamo in campo. Mi ricordo un Lazio-Milan, dove segnò Re Cecconi e quasi entrammo in campo. Mi ricordo ancora il boato dell’Olimpico al gol».

SOGNO – «Ieri non ci sarebbe potuto essere risultato diverso. Ci sono delle cose che sono come scritte. Sogno che questa stagione si chiuda con qualcosa d’importante, che un domani sarà ricordato e avvicinato a 100 anni di mio papà. Sogno un qualcosa che possa entrare nella storia, come la giornata di ieri».

RINGRAZIAMENTI – «Ringrazio il presidente Lotito e tutta la società per quello che è stato fatto ieri. Voglio ringraziare e mi auguro che sia la prima di tante iniziative che avvicinino la gente alla Lazio».

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